domenica 7 ottobre 2007

EPISTOLA DI S. PAOLO APOSTOLO A' GALATI.

EPISTOLA DI S. PAOLO APOSTOLO A' GALATI.


1:1 PAOLO apostolo non dagli uomini, nè per alcun uomo, ma per Gesù Cristo, e Iddio Padre, che l’ha suscitato da’ morti, 2 e tutti i fratelli, che sono meco, alle chiese della Galazia. 3 Grazia a voi, e pace, da Dio Padre, e dal Signor nostro Gesù Cristo. 4 Il quale ha dato sè stesso per i nostri peccati, per ritrarci dal presente malvagio secolo, secondo la volontà di Dio, nostro Padre. 5 Al quale sia la gloria ne’ secoli de’ secoli. Amen.



6 IO mi maraviglio che, sì tosto, da Cristo che vi ha chiamati in grazia, voi siate trasportati ad un altro evangelo. 7 Non che ce ne sia un altro; ma vi sono alcuni che vi turbano, e vogliono pervertir l’evangelo di Cristo. 8 Ma, quand’anche noi, od un angelo del cielo, vi evangelizzassimo oltre a ciò che vi abbiamo evangelizzato, sia anatema. 9 Come già abbiam detto, da capo ancora dico al presente: Se alcuno vi evangelizza oltre a ciò che avete ricevuto, sia anatema.



10 Perciocchè, induco io ora a credere agli uomini, ovvero a Dio? o cerco io di compiacere agli uomini? poichè, se compiacessi ancora agli uomini, io non sarei servitor di Cristo. 11 Ora, fratelli, io vi fo assapere, che l’evangelo, che è stato da me evangelizzato, non è secondo l’uomo. 12 Perciocchè ancora io non l’ho ricevuto, nè imparato da alcun uomo; ma per la rivelazione di Gesù Cristo. 13 Imperocchè voi avete udita qual fu già la mia condotta nel Giudaesimo: come io perseguiva a tutto potere la chiesa di Dio, e la disertava. 14 Ed avanzava nel Giudaesimo, sopra molti di pari età nella mia nazione, essendo stremamente zelante delle tradizioni dei miei padri. 15 Ma, quando piacque a Dio il qual mi ha appartato fin dal seno di mia madre, e mi ha chiamato per la sua grazia, 16 di rivelare in me il suo Figliuolo, acciocchè io l’evangelizzassi fra i Gentili; subito, senza conferir più innanzi con carne, e sangue; 17 anzi, senza salire in Gerusalemme a quelli ch’erano stati apostoli davanti a me, me ne andai in Arabia, e di nuovo ritornai in Damasco. 18 Poi, in capo a tre anni, salii in Gerusalemme, per visitar Pietro; e dimorai appresso di lui quindici giorni. 19 E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, fratello del Signore. 20 Ora, quant’è alle cose che io vi scrivo, ecco, nel cospetto di Dio, io non mento. 21 Poi venni nelle contrade della Siria, e della Cilicia. 22 Or io era sconosciuto di faccia alle chiese della Giudea, che sono in Cristo; 23 ma solo aveano udito: Colui, che già ci perseguiva, ora evangelizza la fede, la quale egli già disertava. 24 E glorificavano Iddio in me.

2:1 Poi, in capo a quattordici anni, io salii di nuovo in Gerusalemme, con Barnaba, avendo preso meco ancora Tito. 2 Or vi salii per rivelazione; e narrai a que’ di Gerusalemme l’evangelo che io predico fra i Gentili; e in particolare, a coloro che sono in maggiore stima; acciocchè in alcuna maniera io non corressi, o non fossi corso in vano. 3 Ma, non pur Tito, ch’era meco, essendo Greco, fu costretto d’essere circonciso. 4 E ciò, per i falsi fratelli, intromessi sotto mano, i quali erano sottentrati per ispiar la nostra libertà, che noi abbiamo in Cristo Gesù, affin di metterci in servitù. 5 A’ quali non cedemmo per soggezione pur un momento; acciocchè la verità dell’evangelo dimorasse ferma fra voi. 6 Ma non ricevei nulla da coloro che son reputati essere qualche cosa; quali già sieno stati niente m’importa; Iddio non ha riguardo alla qualità d’alcun uomo; perciocchè quelli che sono in maggiore stima non mi sopraggiunsero nulla. 7 Anzi, in contrario, avendo veduto che m’era stato commesso l’evangelo dell’incirconcisione, come a Pietro quel della circoncisione 8 perciocchè colui che avea potentemente operato in Pietro per l’apostolato della circoncisione, avea eziandio potentemente operato in me inverso i Gentili, 9 e Giacomo, e Cefa, e Giovanni, che son reputati esser colonne, avendo conosciuta la grazia che m’era stata data, diedero a me, ed a Barnaba, la mano di società; acciocchè noi andassimo a’ Gentili, ed essi alla circoncisione. 10 Sol ci raccomandarono che ci ricordassimo de’ poveri; e ciò eziandio mi sono studiato di fare.



11 Ora, quando Pietro fu venuto in Antiochia, io gli resistei in faccia; poichè egli era da riprendere. 12 Perciocchè, avanti che certi fosser venuti d’appresso a Giacomo, egli mangiava co’ Gentili; ma, quando coloro furon venuti, si sottrasse, e si separò, temendo quei della circoncisione. 13 E gli altri Giudei s’infingevano anch’essi con lui; talchè eziandio Barnaba era insieme trasportato per la loro simulazione. 14 Ma, quando io vidi che non camminavano di piè diritto, secondo la verità dell’evangelo, io dissi a Pietro, in presenza di tutti: Se tu, essendo Giudeo, vivi alla gentile, e non alla giudaica, perchè costringi i Gentili a giudaizzare? 15 Noi, di nascita Giudei, e non peccatori d’infra i Gentili, 16 sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma per la fede di Gesù Cristo, abbiamo ancora noi creduto in Cristo Gesù, acciocchè fossimo giustificati per la fede di Cristo, e non per le opere della legge; perciocchè niuna carne sarà giustificata per le opere della legge. 17 Or se, cercando d’esser giustificati in Cristo, siam trovati ancor noi peccatori, è pur Cristo ministro del peccato? Così non sia. 18 Perciocchè, se io edifico di nuovo le cose che ho distrutte, io costituisco me stesso trasgressore. 19 Poichè per una legge io son morto ad un’altra legge, acciocchè io viva a Dio. 20 Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me; e ciò che ora vivo nella carne, vivo nella fede del Figliuol di Dio, che mi ha amato, e ha dato sè stesso per me. 21 Io non annullo la grazia di Dio; perciocchè, se la giustizia è per la legge, Cristo dunque è morto in vano.

3:1 O GALATI insensati! chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità, voi, a’ quali Gesù Cristo è stato prima ritratto davanti agli occhi come se fosse stato crocifisso fra voi? 2 Questo solo desidero saper da voi: avete voi ricevuto lo Spirito per le opere della legge, o per la predicazion della fede? 3 Siete voi così insensati, che, avendo cominciato per lo Spirito, vogliate finire ora per la carne? 4 Avete voi sofferte cotante cose in vano? se pure ancora in vano. 5 Colui adunque che vi dispensa lo Spirito, ed opera fra voi potenti operazioni, lo fa egli per le opere della legge, o per la predicazion della fede?



6 Siccome Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia; 7 voi sapete pure, che coloro che son della fede son figliuoli di Abrahamo. 8 E la scrittura, antivedendo che Iddio giustifica le nazioni per la fede, evangelizzò innanzi ad Abrahamo: Tutte le nazioni saranno benedette in te. 9 Talchè coloro che son della fede son benedetti col fedele Abrahamo. 10 Poichè tutti coloro che son delle opere della legge, sono sotto maledizione; perciocchè egli è scritto: Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge, per farle. 11 Ora, che per la legge niuno sia giustificato presso Iddio, è manifesto, perciocchè: Il giusto viverà di fede. 12 Ma la legge non è di fede; anzi: L’uomo che avrà fatte queste cose viverà per esse. 13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo per noi fatto maledizione perciocchè egli è scritto: Maledetto è chiunque è appiccato al legno; 14 acciocchè la benedizione di Abrahamo avvenga alle nazioni in Cristo Gesù; affinchè per la fede riceviamo la promessa dello Spirito. 15 Fratelli, io parlo nella maniera degli nomini: se un patto è fermato, benchè sia un patto d’uomo, niuno l’annulla, o vi sopraggiunge cosa alcuna. 16 Or le promesse furono fatte ad Abrahamo, ed alla sua progenie; non dice: Ed alle progenie, come parlando di molte; ma come d’una: Ed alla tua progenie, che è Cristo. 17 Or questo dico io: La legge, venuta quattrocentrent’anni appresso, non annulla il patto fermato prima da Dio in Cristo, per ridurre al niente la promessa. 18 Perciocchè, se l’eredità è per la legge, non è più per la promessa. Or Iddio donò quella ad Abrahamo per la promessa.



19 Perchè dunque fu data la legge? fu aggiunta per le trasgressioni, finchè fosse venuta la progenie, alla quale era stata fatta la promessa; essendo pubblicata dagli angeli, per mano d’un mediatore. 20 Or il mediatore non è d’uno; ma Iddio è uno. 21 La legge è ella dunque stata data contro alle promesse di Dio? Così non sia; perciocchè, se fosse stata data la legge, che potesse vivificare, veramente la giustizia sarebbe per la legge. 22 Ma la scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, acciocchè la promessa fosse data a’ credenti per la fede di Gesù Cristo. 23 Ora, avanti che fosse venuta la fede, noi eravamo guardati sotto la legge, essendo rinchiusi, aspettando la fede che dovea essere rivelata. 24 Talchè la legge è stata nostro pedagogo, aspettando Cristo, acciocchè fossimo giustificati per fede. 25 Ma, la fede essendo venuta, noi non siam più sotto pedagogo. 26 Perciocchè tutti siete figliuoli di Dio per la fede in Cristo Gesù. 27 Poichè voi tutti, che siete stati battezzati in Cristo, avete vestito Cristo. 28 Non vi è nè Giudeo, nè Greco; non vi è nè servo, nè libero; non vi è nè maschio, nè femmina. 29 Perciocchè voi tutti siete uno in Cristo Gesù. (3-30) Ora, se siete di Cristo, siete adunque progenie d’Abrahamo, ed eredi secondo la promessa.

4:1 ORA, io dico che in tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è punto differente dal servo, benchè egli sia signore di tutto. 2 Anzi egli è sotto tutori e curatori, fino al tempo ordinato innanzi dal padre. 3 Così ancora noi, mentre eravamo fanciulli, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo. 4 Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Iddio ha mandato il suo Figliuolo, fatto di donna, sottoposto alla legge; 5 affinchè riscattasse coloro ch’eran sotto la legge, acciocchè noi ricevessimo l’adottazione. 6 Ora, perciocchè voi siete figliuoli, Iddio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo ne’ cuori vostri, che grida: Abba, Padre. 7 Talchè tu non sei più servo, ma figliuolo; e se tu sei figliuolo, sei ancora erede di Dio, per Cristo.



8 Ma allora voi, non conoscendo Iddio, servivate a coloro che di natura non sono dii. 9 Ed ora, avendo conosciuto Iddio; anzi più tosto essendo stati conosciuti da Dio, come vi rivolgete di nuovo a’ deboli e poveri elementi, a’ quali, tornando addietro, volete di nuovo servire? 10 Voi osservate giorni, e mesi, e stagioni, ed anni. 11 Io temo di voi, ch’io non abbia faticato invano inverso voi.



12 Siate come sono io, perciocchè io ancora son come voi; fratelli, io ve ne prego, voi non mi avete fatto alcun torto. 13 Ora, voi sapete come per l’addietro io vi evangelizzai con infermità della carne. 14 E voi non isprezzaste, nè schifaste la mia prova, che era nella mia carne; anzi mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù stesso. 15 Che cosa adunque vi faceva così predicar beati? poichè io vi rendo testimonianza che se fosse stato possibile, voi vi sareste cavati gli occhi, e me li avreste dati. 16 Son io dunque divenuto vostro nemico, proponendovi la verità?



17 Coloro sono zelanti per voi, non onestamente; anzi vi vogliono distaccare da noi, acciocchè siate zelanti per loro. 18 Or egli è bene d’esser sempre zelanti in bene, e non solo quando io son presente fra voi.



19 Deh! figlioletti miei, i quali io partorisco di nuovo, finchè Cristo sia formato in voi! 20 Or io desidererei ora esser presente fra voi, e mutar la mia voce, perciocchè io son perplesso di voi.



21 DITEMI, voi che volete essere sotto la legge, non udite voi la legge? 22 Poichè egli è scritto, che Abrahamo ebbe due figliuoli: uno della serva, e uno della franca. 23 Or quel che era della serva fu generato secondo la carne; ma quel che era della franca fu generato per la promessa. 24 Le quali cose hanno un senso allegorico; poichè quelle due donne sono i due patti: l’uno dal monte Sina, che genera a servitù, il quale è Agar. 25 Perciocchè Agar è Sina, monte in Arabia; e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed è serva, co’ suoi figliuoli. 26 Ma la Gerusalemme di sopra è franca; la quale è madre di tutti noi. 27 Poichè egli è scritto: Rallegrati, o sterile che non partorivi; prorompi, e grida, tu che non sentivi doglie di parto; perciocchè più saranno i figliuoli della lasciata, che di colei che avea il marito. 28 Or noi, fratelli, nella maniera d’Isacco, siamo figliuoli della promessa. 29 Ma come allora quel che era generato secondo la carne, perseguiva quel che era generato secondo lo spirito, così ancora avviene al presente. 30 Ma, che dice la scrittura? Caccia fuori la serva, e il suo figliuolo; perciocchè il figliuol della serva non sarà erede col figliuol della franca. 31 Così adunque, fratelli, noi non siamo figliuoli della serva, ma della franca.

5:1 STATE adunque fermi nella libertà, della quale Cristo ci ha francati, e non siate di nuovo ristretti sotto il giogo della servitù. 2 Ecco, io Paolo vi dico che se siete circoncisi, Cristo non vi gioverà nulla. 3 E da capo testifico ad ogni uomo che si circoncide, ch’egli è obbligato ad osservar tutta la legge. 4 O voi, che siete giustificati per la legge, Cristo non ha più alcuna virtù in voi; voi siete scaduti dalla grazia. 5 Perciocchè noi, in Ispirito, per fede, aspettiamo la speranza della giustizia. 6 Poichè in Cristo Gesù nè la circoncisione, nè l’incirconcisione non è d’alcun valore; ma la fede operante per carità. 7 Voi correvate bene; chi vi ha dato sturbo per non prestar fede alla verità? 8 Questa persuasione non è da colui che vi chiama. 9 Un poco di lievito lievita tutta la pasta. 10 Io mi confido di voi nel Signore, che non avrete altro sentimento; ma colui che vi turba ne porterà la pena, chiunque egli si sia. 11 Ora, quant’è a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perchè sono ancora perseguito? lo scandalo della croce è pur tolto via. 12 Oh! fosser pur eziandio ricisi coloro che vi turbano!



13 Poichè voi siete stati chiamati a libertà, fratelli; sol non prendete questa libertà per un’occasione alla carne; ma servite gli uni agli altri per la carità. 14 Perciocchè tutta la legge si adempie in questa unica parola: Ama il tuo prossimo, come te stesso. 15 Che se voi vi mordete, e divorate gli uni gli altri, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri. 16 OR io dico: Camminate secondo lo Spirito, e non adempiete la concupiscenza della carne. 17 Poichè la carne appetisce contro allo Spirito, e lo Spirito contro alla carne; e queste cose son ripugnanti l’una all’altra; acciocchè non facciate qualunque cosa volete. 18 Che se siete condotti per lo Spirito, voi non siete sotto la legge. 19 Ora, manifeste son le opere della carne, che sono: adulterio, fornicazione, immondizia, dissoluzione, 20 idolatria, avvelenamento, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, dissensioni, 21 sette, invidie, omicidii, ebbrezze, ghiottonerie, e cose a queste simiglianti; delle quali cose vi predico, come ancora già ho predetto, che coloro che fanno cotali cose non erederanno il regno di Dio. 22 Ma il frutto dello Spirito è: carità, allegrezza, pace, lentezza all’ira, benignità, bontà, fedeltà, mansuetudine, continenza. 23 Contro a cotali cose non vi è legge. 24 Or coloro che son di Cristo hanno crocifissa la carne con gli affetti, e con le concupiscenze. 25 Se noi viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito. 26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci gli uni gli altri, invidiandoci gli uni gli altri.


6:1 FRATELLI, benchè alcuno sia soprappreso in alcun fallo, voi, gli spirituali, ristorate un tale con ispirito di mansuetudine; prendendo guardia a te stesso, che ancora tu non sii tentato. 2 Portate i carichi gli uni degli altri, e così adempiete la legge di Cristo. 3 Perciocchè, se alcuno si stima esser qualche cosa, non essendo nulla, inganna sè stesso nell’animo suo. 4 Ora provi ciascuno l’opera sua, ed allora avrà il vanto per riguardo di sè stesso solo, e non per riguardo d’altri. 5 Perciocchè ciascuno porterà il suo proprio peso. 6 Or colui che è ammaestrato nella parola, faccia parte d’ogni suo bene a colui che lo ammaestra. 7 Non v’ingannate: Iddio non si può beffare; perciocchè ciò che l’uomo avrà seminato, quello ancora mieterà. 8 Imperocchè colui che semina alla sua carne, mieterà della carne corruzione; ma, chi semina allo Spirito, mieterà dello Spirito vita eterna. 9 Or non veniam meno dell’animo facendo bene; perciocchè, se non ci stanchiamo, noi mieteremo nella sua propria stagione. 10 Mentre adunque abbiam tempo, facciam bene a tutti; ma principalmente a’ domestici della fede.



11 Voi vedete quanto gran lettere vi ho scritte di mia propria mano. 12 Tutti coloro che voglion piacere nella carne, per bel sembiante, vi costringono d’essere circoncisi; solo acciocchè non sieno perseguiti per la croce di Cristo. 13 Poichè eglino stessi, che son circoncisi, non osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi, acciocchè si gloriino della vostra carne. 14 Ma, quant’è a me, tolga Iddio ch’io mi glorii in altro che nella croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me, ed io al mondo. 15 Perciocchè in Cristo Gesù nè la circoncisione, nè l’incirconcisione non è di alcun valore; ma la nuova creatura. 16 E sopra tutti coloro che cammineranno secondo questa regola sia pace, e misericordia; e sopra l’Israele di Dio. 17 Nel rimanente, niuno mi dia molestia, perciocchè io porto nel mio corpo le stimmate del Signor Gesù. 18 Fratelli, sia la grazia del Signor nostro Gesù Cristo con lo spirito vostro. Amen.

Nessun commento: