domenica 7 ottobre 2007

IL LIBRO DEL PROFETA NAHUM.

IL LIBRO DEL PROFETA NAHUM.


1:1 Il carico di Ninive; il libro della visione di Nahum Elcoseo.

2 IL Signore è un Dio geloso, e vendicatore; il Signore è vendicatore, e che sa adirarsi; il Signore è vendicatore a’ suoi avversari, e serba l’ira a’ suoi nemici. 3 Il Signore è lento all’ira, e grande in forza, e non tiene punto il colpevole per innocente; il camminar del Signore è con turbo, e con tempesta; e le nuvole sono la polvere de’ suoi piedi. 4 Egli sgrida il mare, e lo fa seccare; ed asciuga tutti i fiumi; Basan, e Carmel ne languiscono; ne languisce parimente il fior del Libano. 5 Egli fa tremare i monti, e struggere i colli; e la terra, e il mondo, e tutti i suoi abitanti son divampati dalla sua presenza. 6 Chi durerà davanti alla sua indegnazione? e chi starà fermo nell’ardor della sua ira? il suo cruccio si spande come fuoco, ed egli fa scoscendere le rocce. 7 Il Signore è buono; egli è per fortezza in tempo di distretta; ed egli conosce quelli che sperano in lui. 8 Ma egli farà una final distruzione del luogo di quella, con inondazione che non potrà esser sostenuta; e tenebre perseguiranno i suoi nemici.

9 Che delibererete voi contro al Signore? egli farà una final distruzione; la distretta non sorgerà a due riprese. 10 Perciocchè, mentre saranno intralciati come spine, e gli ubbriachi s’inebbrieranno, saranno consumati come una stipa di stoppia secca. 11 Di te è uscito uno che ha divisato del male contro al Signore, un consigliere scellerato. 12 Così ha detto il Signore: Quando saran pervenuti al colmo, come già saran grandi, così saranno segati, e trapasseranno. Or io ti ho afflitta, ma non ti affliggerò più. 13 Anzi ora spezzerò il suo giogo d’addosso a te, e romperò i tuoi legami. 14 Ma contro a te il Signore ha ordinato che non vi sia più posterità del tuo nome; io sterminerò della casa de’ tuoi dii le sculture, e le statue di getto; io farò di quella il tuo sepolcro, perciocchè tu sei degno di spezzo. 15 Ecco sopra i monti i piedi del messo delle buone novelle, di colui che annunzia la pace; celebra pure, o Giudea, le tue feste; adempi i tuoi voti; perciocchè gli scellerati non passeranno più per te; tutti son distrutti.

2:1 IL dissipatore è salito contro a te, o Ninive; guarda pur ben la fortezza, considera le vie, rinforzati i lombi, fortifica grandemente la tua forza. 2 Perciocchè il Signore ha restituita a Giacobbe la sua gloria, quale è la gloria d’Israele; conciossiachè de’ vendemmiatori li abbiano vendemmiati, ed abbiano guasti i lor tralci. 3 Gli scudi degli uomini prodi di colui son tinti di rosso, i suoi uomini di guerra son vestiti di scarlatto; nel giorno ch’egli ordinerà la battaglia, i carri si muoveranno con fuoco di faci, e gli abeti saranno scossi. 4 I carri smanieranno per le strade, e faranno un grande scalpiccio per le piazze; gli aspetti di coloro saran simili a torchi accesi, essi scorreranno come folgori. 5 Egli chiamerà per nome i suoi bravi guerrieri, essi s’intopperanno camminando, correranno in fretta al muro di essa, e la difesa sarà apparecchiata. 6 Le cateratte de’ fiumi saranno aperte, e i palazzi scoscenderanno. 7 E le dame del serraglio saran menate in cattività, e tratte fuori; e le lor serventi le accompagneranno con voci, simili a quelle delle colombe, picchiandosi i petti come tamburi. 8 Or Ninive è stata, dal tempo che è in essere, come un vivaio di acque; ora fuggono essi. Fermatevi, fermatevi; ma niuno si rivolge. 9 Predate l’argento, predate l’oro; vi è apparecchio senza fine; predate la gloria degli arredi preziosi d’ogni sorta. 10 Ella è vuotata, e spogliata, e desolata; ed ogni cuore è strutto, e tutte le ginocchia si battono, e vi è doglia in tutti i lombi, e le facce di tutti sono impallidite.

11 Dov’è il ricetto de’ leoni, e quel ch’era il pasco de’ leoncelli, dove andava il leone, il fiero leone, e il leoncello, senza che alcuno li spaventasse? 12 Quivi rapiva il leone per li suoi leoncelli abbastanza, e strangolava per le sue leonesse; ed empieva le sue grotte di preda, e i suoi ricetti di rapina. 13 Eccomi a te, dice il Signor degli eserciti; io arderò, e ridurrò in fumo i tuoi carri, e la spada divorerà i tuoi leoncelli; e sterminerò dalla terra la tua preda, e la voce de’ tuoi messi non sarà più udita.

3:1 GUAI alla città di sangue, che è tutta piena di menzogna, e di storsione! dalla quale il predare non si diparte giammai. 2 Suon di sferza, e fracasso di ruote, e cavalli scalpitanti, e carri saltellanti; 3 cavalieri balzanti, fiammeggiar di spade, e folgorar di lance, e moltitudine di uccisi, e gran numero di corpi morti, e cadaveri senza fine; l’uomo s’intopperà ne’ lor corpi morti. 4 Per la moltitudine delle fornicazioni della graziosa meretrice, maestra d’incantesimi; che fa mercatanzia delle genti per le sue fornicazioni, e delle nazioni per li suoi incantesimi, 5 eccomi a te, dice il Signore degli eserciti; io ti rimboccherò i tuoi lembi in su la faccia, e farò vedere alle genti le tue vergogne, e a’ regni la tua turpitudine. 6 E ti getterò addosso cose abbominevoli, e ti villaneggerò, e ti ridurrò ad esser come dello sterco. 7 E tutti quelli che ti vedranno fuggiranno lungi da te, e diranno: Ninive è stata guasta; chi si condorrà seco? onde ti cercherei de’ consolatori?

8 Vali tu meglio di No, piena di popolo, situata fra i rivi, intorniata d’acque, il cui antimuro era il mare, e le cui mura sorgevano dal mare? 9 Cus, ed Egitto, ed altri popoli senza fine, erano la sua forza; que’ di Put, e i Libii erano in tuo aiuto, o No. 10 E pure ella è stata trasportata, è andata in cattività; e pure i suoi piccoli fanciulli sono stati schiacciati in capo d’ogni strada, e si son tratte le sorti sopra i suoi personaggi onorati, e tutti i suoi grandi sono stati incatenati, e messi ne’ ceppi. 11 Anche tu sarai inebbriato, e ti nasconderai; anche tu cercherai qualche luogo forte, da salvarti dal nemico. 12 Tutte le tue fortezze saranno come fichi, e frutti primaticci; i quali, essendo scossi, caggiono in bocca di chi li vuol mangiare. 13 Ecco, il tuo popolo sarà come tante donne, dentro di te; le porte del tuo paese saranno tutte aperte a’ tuoi nemici; il fuoco consumerà le tue sbarre. 14 Attigniti pur dell’acqua per l’assedio, fortifica le tue fortezze, entra nella malta, e intridi l’argilla; rifa’ la fornace da mattoni. 15 Quivi ti consumerà il fuoco, la spada ti distruggerà; il fuoco ti consumerà, a guisa di bruchi; adunati pure in gran numero, a guisa di bruchi; adunati pure in gran numero, a guisa di locuste. 16 Tu hai moltiplicati i tuoi mercatanti sopra il numero delle stelle del cielo; il bruco è scorso, e poi se ne è volato via. 17 I tuoi coronati son come locuste, e i tuoi capitani son come le maggiori locuste, che si accampano nelle chiusure, in tempo di freddo; e quando il sole è levato, si dileguano, e non si riconosce più il loro luogo, dove erano. 18 O re di Assur, i tuoi pastori sono addormentati; i tuoi bravi guerrieri si son ritratti in casa loro; il tuo popolo è disperso su per li monti, e non vi è alcuno che lo raccolga. 19 La tua rottura non si può risaldare in modo alcuno; la tua piaga è dolorosa; tutti quelli che udiranno il grido di te si batteranno a palme di te; perciocchè, sopra cui non è del continuo passata la tua malvagità?IL LIBRO DEL PROFETA

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