domenica 7 ottobre 2007

IL SECONDO LIBRO DELLE CRONICHE.

IL SECONDO LIBRO DELLE CRONICHE.


1:1 OR Salomone, figliuolo di Davide, si fortificò nel suo reame; e il Signore Iddio suo fu con lui, e l’ingrandì sommamente. 2 E Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia, e delle centinaia, ed ai giudici, ed a tutti i principali di tutto Israele, capi di famiglie paterne. 3 Ed egli, con tutta questa raunanza, andò all’alto luogo ch’era in Gabaon; perciocchè quivi era il Tabernacolo della convenenza di Dio, il qual Mosè, servitor del Signore, avea fatto nel deserto. 4 Ma Davide avea trasportata l’Arca di Dio, da Chiriat-iearim, nel luogo ch’egli le avea apparecchiato; perciocchè egli le avea teso un Tabernacolo in Gerusalemme. 5 L’altar di rame, che Besaleel, figliuolo di Uri, figliuolo di Hur, avea fatto, era eziandio quivi in Gabaon, davanti al Tabernacolo del Signore. E Salomone, e la raunanza, lo ricercò. 6 E Salomone offerse quivi, davanti al Signore, sopra l’altar di rame, ch’era nel Tabernacolo della convenenza, mille olocausti. 7 In quella notte Iddio apparve a Salomone, e gli disse: Chiedi ciò che tu vuoi che io ti dia. 8 E Salomone disse a Dio: Tu hai usata gran benignità inverso Davide, mio padre, avendomi costituito re in luogo suo. 9 Ora, o Signore Iddio, sia verificata la tua parola, che tu hai detta a Davide, mio padre; perciocchè tu mi hai costituito re sopra un popolo, che è in gran numero come la polvere della terra. 10 Dammi ora sapienza, e scienza, per andare e venir davanti a questo popolo; perciocchè, chi potrebbe giudicare questo tuo gran popolo? 11 E Iddio disse a Salomone: Perciocchè tu hai avuto questo in cuore, e non hai chieste ricchezze, nè facoltà, nè gloria, nè la vita de’ tuoi nemici; nè anche hai chiesta lunga vita; anzi hai chiesta sapienza, e scienza, per poter giudicare il mio popolo, sopra il quale io ti ho costituito re, 12 sapienza e scienza ti è data; ed anche ti donerò ricchezze, e facoltà, e gloria, la cui pari i re che sono stati davanti a te non hanno avuta, e non avranno quelli che saranno dopo te.

13 Poi Salomone se ne venne in Gerusalemme, dall’alto luogo ch’era in Gabaon, d’innanzi al Tabernacolo della convenenza; e regnò sopra Israele. 14 E SALOMONE adunò carri e cavalieri; ed ebbe mille quattrocento carri, e dodicimila cavalieri, i quali egli stanziò per le città dove teneva i carri, ed appresso del re in Gerusalemme. 15 E il re fece che l’argento e l’oro erano in Gerusalemme in copia come le pietre; ed i cedri come i sicomori, che son per la campagna. 16 Ora, quant’è alla tratta dei cavalli, e del filo, che Salomone avea di Egitto, i fattori del re prendevano il filo a certo prezzo; 17 e comperavano, e traevano fuor di Egitto due coppie di cavalli, per seicento sicli d’argento; e ciascun cavallo, per cencinquanta. E così per le mani di que’ fattori se ne traeva fuori, per tutti i re degli Hittei, e per i re della Siria.

2:1 OR Salomone, avendo deliberato di edificare una Casa al Nome del Signore, e la sua casa reale, 2 annoverò settantamila uomini da portar pesi, e ottantamila da tagliar pietre nel monte, e tremila siecento commissari sopra essi. 3 Poi mandò a dire ad Huram, re di Tiro: Fa’ inverso me come tu facesti inverso Davide, mio padre, al quale tu mandasti cedri, per edificarsi una casa per abitarvi. 4 Ecco, io edifico una Casa al nome del Signore Iddio mio, per consacrargliela, per far profumi di aromati davanti a lui, e per presentargli i pani che hanno da esser del continuo disposti per ordine, e per offerirgli olocausti della mattina e della sera, e de’ sabati, e delle calendi, e delle feste solenni del Signore Iddio nostro, come ciò è imposto in perpetuo ad Israele. 5 Or la Casa, ch’io edifico è grande; perciocchè l’Iddio nostro è grande più che tutti gl’Iddii. 6 E chi avrebbe il potere di edificargli una Casa? conciossiachè i cieli, e i cieli de’ cieli, non lo possano comprendere? e chi son io, che io gli edifichi una Casa, se non che sia per far profumi davanti a lui? 7 Ora dunque, mandami un uomo intendente in lavorare in oro, e in argento, e in rame, e in ferro, e in porpora, e in iscarlatto, e in violato; e che sappia lavorar d’intagli; acciocchè sia con gli uomini industriosi che io ho appresso di me in Giuda, ed in Gerusalemme, i quali Davide, mio padre, avea ordinati. 8 Mandami ancora dal Libano del legname di cedro, di abete, e di algummim, perciocchè io so che i tuoi servitori sanno tagliar il legname del Libano; ed ecco, i miei servitori saranno co’ tuoi; 9 acciocchè mi apparecchino legname in gran quantità; perciocchè la Casa, che io son per edificare, ha da esser maravigliosamente grande. 10 Ed ecco, io darò a’ tuoi servitori, che taglieranno le legne, ventimila cori di grano battuto, e ventimila cori d’orzo, e ventimila bati di vino, e ventimila bati d’olio.

11 Ed Huram, re di Tiro, rispose per lettere a Salomone, e gli mandò a dire: Perciocchè il Signore ama il suo popolo, egli ti ha costituito re sopra lui. 12 Huram gli mandò ancora a dire: Benedetto sia il Signore Iddio d’Israele, il quale ha fatto il cielo e la terra, perchè ha dato al re Davide un figliuolo savio, prudente, e intendente, che ha da edificare una Casa al Signore, ed una casa reale per sè. 13 Ora dunque, io ti mando un uomo industrioso e intendente, il quale è stato di Huram, mio padre; 14 il quale è figliuolo d’una donna delle figliuole di Dan, ma suo padre era Tirio; che sa lavorare in oro ed in argento, in rame, in ferro, in pietre, ed in legname, ed in porpora, in violato, in bisso, ed in iscarlatto; e fare qualunque sorte d’intaglio, e di disegno di qualunque cosa gli sia proposta; acciocchè sia co’ tuoi maestri, e con quei di Davide, tuo padre, mio signore. 15 Ora dunque, mandi il mio signore a’ suoi servitori il grano, e l’orzo, e l’olio, e il vino, ch’egli ha detto. 16 E noi taglieremo dal Libano del legname quanto avrai bisogno, e te lo condurremo per foderi in sul mare, fino a Iafo; e di là tu lo farai trasportare in Gerusalemme. 17 E Salomone fece la rassegna di tutti gli uomini forestieri ch’erano nel paese d’Israele, dopo la descrizione che Davide, suo padre, ne avea fatta; e se ne trovò cencinquantatremila seicento; 18 dei quali egli ordinò settantamila da portar pesi, ed ottantamila da tagliar pietre nel monte; e tremila seicento per esser commissari da far sollecitamente lavorar la gente.

3:1 E SALOMONE cominciò ad edificar la Casa del Signore in Gerusalemme, nel monte Moria, ch’era stato mostrato a Davide, suo padre, nel luogo che Davide avea apparecchiato, cioè, nell’aia di Ornan Gebuseo. 2 Ed egli cominciò ad edificare nel secondo giorno del secondo mese, l’anno quarto del suo regno. 3 Or queste sono le misure della pianta del disegno di Salomone, per edificar la Casa di Dio; la lunghezza era di sessanta cubiti di prima misura; e la larghezza di venti. 4 E il Portico, ch’era in capo della lunghezza della Casa, in fronte della larghezza di essa, era di venti cubiti; e l’altezza era di centoventi cubiti; e Salomone lo coperse di dentro d’oro puro. 5 E coperse la Casa grande di legno di abete; e disopra la coperse d’oro puro, e fece fare sopra essa delle palme, e delle intralciature. 6 Coperse anche la Casa di pietre preziose per ornamento; e quell’oro era oro di Parvaim. 7 Così coperse d’oro la Casa, le travi, gli stipiti, e le pareti, e gli usci di essa; e fece intagliar de’ Cherubini sopra le pareti. 8 Fece eziandio il luogo Santissimo, la cui lunghezza era di venti cubiti, al pari della larghezza della Casa; e la larghezza di venti cubiti; e lo coperse d’oro fino, che ascendeva fino alla somma di seicento talenti. 9 E il peso de’ chiodi ascendeva a cinquanta sicli d’oro. Coperse eziandio d’oro le sale.

10 Fece ancora nel luogo Santissimo due Cherubini di lavoro di statuario, e furono coperti d’oro. 11 E le ale de’ Cherubini aveano venti cubiti di lunghezza; una delle ale avea cinque cubiti di lunghezza, e toccava la parete della Casa; e l’altra avea parimente cinque cubiti, e toccava l’ala dell’altro Cherubino. 12 Così anche una delle ale dell’altro Cherubino avea cinque cubiti, e toccava la parete della Casa; e l’altra avea parimente cinque cubiti, e giungeva all’ala dell’altro Cherubino. 13 Le ale di questi Cherubini si spandevano per venti cubiti; ed essi erano in piè, e le facce loro erano volte verso il di dentro dalla Casa. 14 Fece ancora la Cortina di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di bisso; e fece far sopra essa de’ Cherubini. 15 E, per metter davanti alla Casa, fece due colonne, che aveano di lunghezza trentacinque cubiti; e i capitelli ch’erano in cima di ciascuna di esse, erano di cinque cubiti. 16 Ora, come egli avea fatte delle intralciature nell’oracolo, così ancora ne mise in cima delle colonne. Fece anche cento melegrane, le quali mise fra quelle intralciature. 17 E rizzò le colonne davanti al Tempio, una a man destra, e l’altra a sinistra; e pose nome a quella ch’era a man destra: Iachin, ed a quella ch’era a sinistra: Boaz.

4:1 FECE ancora un Altare di rame, di lunghezza di venti cubiti, e di larghezza di venti cubiti, e d’altezza di dieci cubiti. 2 Fece ancora il Mar di getto, che avea dieci cubiti da una parte dell’orlo all’altra; ed era tondo d’ogn’intorno, ed era alto cinque cubiti; ed un filo di trenta cubiti lo circondava d’ogn’intorno. 3 E disotto di quell’orlo vi erano delle figure di buoi d’ogn’intorno, che circondavano il Mare d’ogn’intorno, dieci per ciascun cubito; vi erano due ordini di figure di questi buoi, gettati insieme col Mare. 4 Esso era posto sopra dodici buoi, de’ quali tre erano volti verso Settentrione, tre verso Occidente, tre verso Mezzodì, e tre verso Oriente; ed il Mare era disopra essi; e tutte le parti di dietro di que’ buoi erano volte indentro. 5 E la spessezza di esso era di un palmo, e l’orlo suo era fatto a guisa dell’orlo di una tazza, a fior di giglio; ed essendo pieno, conteneva tremila bati. 6 Fece ancora dieci Conche, e ne pose cinque a man destra, e cinque a sinistra, per servirsene a lavare; vi si lavava ciò che si apparecchiava per gli olocausti; ma il Mare era per i sacerdoti, per lavarsi. 7 Fece eziandio dieci Candellieri d’oro, secondo l’ordine loro, e li pose nel Tempio, cinque a man destra, e cinque a sinistra. 8 Fece anche dieci Tavole, le quali pose nel Tempio, cinque a man destra, e cinque a sinistra; fece ancora cento bacini d’oro. 9 Fece ancora il Cortile de’ sacerdoti, ed il Cortile grande, e gli usci de’ Cortili, i quali coperse di rame. 10 E pose il Mare dal lato destro, verso Oriente, dalla parte meridionale.

11 Ed Huram fece le caldaie, le palette, ed i bacini; e compiè di fare il lavorio che facea al re Salomone per la Casa di Dio: 12 le due colonne, e i due vasi de’ capitelli, in cima delle colonne; e le due reti, da coprire i due vasi de’ capitelli ch’erano in cima delle colonne; 13 e le quattrocento melegrane per le due reti, a due ordini di melegrane per ciascuna rete, da coprire i due vasi de’ capitelli, ch’erano in cima delle colonne. 14 Fece ancora i basamenti, e le conche per mettere sopra i basamenti; 15 il Mare, ch’era unico; e i dodici buoi, ch’erano sotto esso. 16 Ed Huram, suo padre, fece al re Salomone, per la Casa del Signore, le caldaie, e le palette, e le forcelle, e tutte le altre masserizie pertinenti a quelle, di rame pulito. 17 Il re fece gittar queste cose nella pianura del Giordano, in terra argillosa, fra Succot e Sereda. 18 E Salomone fece tutti questi arredi in grandissimo numero; conciossiachè non si potesse rinvenire il peso del rame. 19 Così Salomone fece tutti gli arredi pertinenti alla Casa di Dio; e fece d’oro fino l’Altar d’oro, e le Tavole, sopra le quali si ponevano i pani di presenza; 20 ed i Candellieri, con le lor lampane, per restare accese davanti all’Oracolo, secondo ch’era ordinato. 21 Fece ancora le bocce, e le lampane, e gli smoccolatoi, d’oro, ch’era oro finissimo. 22 Fece ancora i rampini, e i bacini, e le coppe, e i turiboli, d’oro fino. E quant’è alle porte della Casa, gli usci di dentro, per entrar nel luogo Santissimo, e gli usci della Casa, per entrar nel Tempio, erano d’oro.

5:1 Ora, quando tutto il lavoro, che Salomone faceva fare per la Casa del Signore, fu compiuto, Salomone portò le cose consacrate da Davide, suo padre, e l’argento, e l’oro, e tutti i vasellamenti, ne’ tesori della Casa di Dio. 2 ALLORA Salomone adunò in Gerusalemme gli Anziani d’Israele, e tutti i capi delle tribù, i principali delle famiglie paterne de’ figliuoli d’Israele, per trasportar l’Arca del Patto del Signore dalla città di Davide, che è Sion. 3 E tutti gli uomini principali d’Israele furono adunati appresso del re, alla festa solenne, che è al settimo mese. 4 Quando dunque tutti gli Anziani d’Israele furono venuti, i Leviti levarono l’Arca in su le loro spalle; 5 e trasportarono l’Arca, e il Tabernacolo della convenenza, e tutti i sacri arredi ch’erano nel Tabernacolo. I sacerdoti e i Leviti trasportarono queste cose. 6 Or il re Salomone, e tutta la raunanza degl’Israeliti, che si erano adunati appresso di lui, stavano davanti all’Arca, sacrificando pecore e buoi, in tanto numero, che non si potevano nè contare, nè annoverare. 7 Ed i sacerdoti portarono l’Arca del Patto del Signore nel suo luogo, nell’Oracolo della Casa, nel luogo Santissimo, sotto alle ale de’ Cherubini. 8 E i Cherubini spandevano le ale sopra il luogo dell’Arca, e coprivano l’Arca, e le sue stanghe, disopra. 9 Ed essi tirarono fuori le stanghe per tutta la lor lunghezza; talchè i capi di esse si vedevano fuor dell’Arca, nella parte d’innanzi dell’Oracolo; e non si videro più fuori; e sono restate quivi infino a questo giorno. 10 Dentro all’Arca non vi era nulla, se non le due tavole che Mosè vi avea messe in Horeb, quando il Signore fece patto co’ figliuoli d’Israele, dopo che furono usciti di Egitto.

11 Or avvenne che, come i sacerdoti uscivano del luogo Santo conciossiachè tutti i sacerdoti che si ritrovarono si fossero santificati, senza osservare gli spartimenti; 12 ed i Leviti cantori d’infra tutte le lor compagnie, di Asaf, di Heman, e di Iedutun, e i lor fratelli, e i lor figliuoli, vestiti di bisso, con cembali, e con salteri, e con cetere, stessero in piè, dal lato orientale dell’Altare; e con loro da centoventi sacerdoti, che sonavano con le trombe, 13 avvenne, dico, che, come quelli che sonavano con le trombe, e quelli che cantavano, facevano unitamente risonare un medesimo concento, lodando e celebrando il Signore; ed alzavano la voce con le trombe, co’ cembali, e con gli altri strumenti musicali, e con lodi al Signore, dicendo: Ch’egli è buono, e che la sua benignità è in eterno; la Casa del Signore fu ripiena della nuvola della Casa del Signore; 14 talchè i sacerdoti non potevano stare in piè per fare il servigio, per cagione della nuvola; perciocchè la gloria del Signore avea riempiuta la Casa di Dio.
6:1 ALLORA Salomone disse: Il Signore ha detto ch’egli abiterebbe nella caligine. 2 Dunque io ti ho edificata una Casa per abitacolo, ed una stanza per tua abitazione in perpetuo. 3 Poi il re voltò la faccia, e benedisse tutta la raunanza d’Israele, ch’era in piè; 4 e disse: Benedetto sia il Signore Iddio d’Israele, il quale con la sua bocca parlò a Davide, mio padre, e con le sue mani ha adempiuto ciò ch’egli avea pronunziato, dicendo: 5 Dal giorno che io trassi il mio popolo fuor del paese di Egitto, io non ho scelta alcuna città d’infra tutte le tribù d’Israele, per edificarvi una Casa, nella quale il mio Nome dimorasse; e non ho eletto uomo alcuno per esser conduttore sopra il mio popolo Israele; 6 ma io ho scelta Gerusalemme, acciocchè il mio Nome dimori quivi; ed ho eletto Davide, acciocchè egli governi il mio popolo Israele. 7 E Davide, mio padre, ebbe in cuore di edificare una Casa al nome del Signore Iddio d’Israele. 8 Ma il Signore disse a Davide, mio padre: Quant’è a quello che tu hai avuto in cuore, di edificare una Casa al mio Nome, bene hai fatto di averlo avuto in cuore; 9 nondimeno, tu non edificherai essa Casa; anzi il tuo figliuolo che uscirà de’ tuoi lombi, sarà quel ch’edificherà la Casa al mio Nome. 10 Il Signore adunque ha attenuta la sua parola ch’egli avea pronunziata; ed io sono sorto in luogo di Davide, mio padre, e son seduto sopra il trono d’Israele, come il Signore ne avea parlato; ed ho edificata questa Casa al Nome del Signore Iddio d’Israele; 11 ed ho posta in essa l’Arca nella quale è il Patto del Signore, che egli ha fatto co’ figliuoli d’Israele.

12 Poi Salomone si presentò davanti all’Altare del Signore, in presenza di tutta la raunanza d’Israele, e spiegò le palme delle sue mani. 13 Perciocchè Salomone avea fatto un pergamo di rame, lungo cinque cubiti, e largo cinque cubiti, e alto tre cubiti; e l’avea posto in mezzo del Cortile. Egli adunque si presentò sopra esso, e si mise inginocchione in presenza di tutta la raunanza d’Israele, e spiegò le palme delle sue mani verso il cielo, 14 e disse: O Signore Iddio d’Israele, non vi è alcun dio pari a te, nè in cielo, nè in terra, che osservi il patto e la benignità inverso i tuoi servitori, che camminano davanti a te con tutto il cuor loro; 15 che hai attenuto a Davide, mio padre, tuo servitore, ciò che tu gli avevi detto; e ciò che tu avevi pronunziato con la tua bocca, tu l’hai adempiuto con la tua mano, come oggi appare. 16 Ora dunque, o Signore Iddio d’Israele, osserva al tuo servitore Davide, mio padre, ciò che tu gli hai promesso, dicendo: Ei non ti verrà giammai meno, nel mio cospetto, uomo che segga sopra il trono d’Israele; purchè i tuoi figliuoli prendano guardia alla via loro, per camminar nella mia Legge, come tu sei camminato nel mio cospetto. 17 Ora dunque, o Signore Iddio d’Israele, sia verificata la tua parola che tu hai pronunziata a Davide, tuo servitore. 18 Ma pur veramente abiterà Iddio con gli uomini in su la terra? ecco, i cieli, ed i cieli de’ cieli, non ti possono comprendere; quanto meno questa Casa, la quale io ho edificata? 19 Ma pure, o Signore Iddio mio, riguarda alla preghiera, ed alla supplicazione del tuo servitore, per ascoltare il grido, e l’orazione la quale il tuo servitore fa nel tuo cospetto; 20 acciocchè gli occhi tuoi sieno aperti giorno e notte verso questa Casa; verso il luogo nel quale tu hai detto di mettere il tuo Nome; per esaudir l’orazione che il tuo servitore farà, volgendosi verso questo luogo. 21 Esaudisci adunque le supplicazioni del tuo servitore, e del tuo popolo Israele, quando ti faranno orazione, volgendosi verso questo luogo; esaudiscili, dal luogo della tua stanza, dal cielo; ed avendoli esauditi, perdona loro. 22 Quando alcuno avrà peccato contro al suo prossimo, ed esso avrà da lui chiesto il giuramento, per farlo giurare; e il giuramento sarà venuto davanti al tuo Altare in questa Casa, 23 porgi le orecchie dal cielo, ed opera, e giudica i tuoi servitori, per far la retribuzione al colpevole, e fargli ritornare in su la testa ciò ch’egli avrà fatto; e per assolvere il giusto, e rendergli secondo la sua giustizia. 24 E quando il tuo popolo Israele sarà stato sconfitto dal nemico, perchè esso avrà peccato contro a te; se poi egli si converte, e dà gloria al tuo Nome, e ti fa orazione e supplicazione in questa Casa, 25 porgi le orecchie dal cielo, e perdona al tuo popolo Israele il suo peccato, e riconducilo al paese che tu desti a lui ed a’ suoi padri. 26 Quando il cielo sarà serrato, e non vi sarà pioggia, perchè avranno peccato contro a te; se ti fanno orazione volgendosi verso questo luogo, e dànno gloria al tuo Nome, e si convertono dai lor peccati, dopo che tu li avrai afflitti, 27 porgi le orecchie dal cielo, e perdona a’ tuoi servitori, ed al tuo popolo Israele, il lor peccato, dopo che tu avrai loro insegnato il buon cammino, per lo quale hanno da camminare; e manda la pioggia in su la tua terra che tu hai data al tuo popolo per eredità. 28 Quando vi sarà nel paese fame, o pestilenza, od arsura, o rubigine, o locuste, o bruchi; ovvero, quando i nemici del tuo popolo lo stringeranno nel paese della sua stanza; ovvero quando vi sarà qualunque piaga, e qualunque infermità; 29 ascolta ogni orazione, ed ogni supplicazione di qualunque uomo, ovvero di tutto il tuo popolo Israele, quando ciascuno avrà conosciuta la sua piaga, e la sua doglia, ed avrà spiegate le palme delle sue mani verso questa Casa, 30 ascolta dal cielo, stanza della tua abitazione, e perdona, e rendi a ciascuno secondo ogni sua via, secondo che tu avrai conosciuto il suo cuore perciocchè tu solo conosci il cuore de’ figliuoli degli uomini; 31 acciocchè essi ti temano, per camminar nelle tue vie, tutto il tempo che viveranno in su la terra, che tu hai data ai nostri padri. 32 Ascolta eziandio il forestiere che non sarà del tuo popolo Israele, e sarà venuto di lontan paese, per cagione del tuo gran Nome, e della tua man possente, e del tuo braccio steso; quando sarà venuto, ed avrà fatta orazione, volgendosi verso questa Casa; 33 ascoltalo dal cielo, dalla stanza della tua abitazione, e fa’ secondo tutto quello di che quel forestiere ti avrà invocato; acciocchè tutti i popoli della terra conoscano il tuo Nome, per temerti come il tuo popolo Israele, e per conoscere che questa Casa che io ho edificata, si chiama del tuo Nome. 34 Quando il tuo popolo sarà uscito in guerra contro a’ suoi nemici, per la via per la quale tu l’avrai mandato, e ti avrà fatta orazione, volgendosi verso questa città che tu hai eletta, e verso questa Casa che io ho edificata al tuo Nome, 35 esaudisci dal cielo la sua orazione, e la sua supplicazione, e difendi la lor ragione. 36 Quando avranno peccato contro a te conciossiachè non vi sia niun uomo che non pecchi, e tu ti sarai adirato contro a loro, e li avrai messi in poter del nemico; e quelli che li avranno presi, li avranno menati in cattività, in alcun paese, lontano o vicino, 37 se nel paese nel quale saranno stati menati in cattività, si ravveggono, e si convertono, e ti supplicano nel paese della lor cattività, dicendo: Noi abbiamo peccato, noi abbiamo operato iniquamente, e siamo colpevoli; 38 se si convertono a te con tutto il cuor loro, e con tutta l’anima loro, nel paese della lor cattività, dove saranno stati menati prigioni; e fanno orazione, volgendosi verso il lor paese, che tu hai dato a’ lor padri, e verso questa città, che tu hai eletta, e verso questa Casa, che io ho edificata al tuo Nome; 39 esaudisci dal cielo, dalla stanza della tua abitazione, la loro orazione, e le lor supplicazioni, e difendi la lor ragione, e perdona al tuo popolo che avrà peccato contro a te. 40 Ora, o Dio mio, sieno, ti prego, gli occhi tuoi aperti, e le tue orecchie attente all’orazione fatta in questo luogo. 41 Ed ora, o Signore Iddio, levati per entrar nel tuo riposo, tu, e l’Arca della tua forza; o Signore Iddio, sieno i tuoi sacerdoti vestiti di vestimenti di salvezza, e rallegrinsi i tuoi santi del bene. 42 O Signore Iddio, non negare al tuo unto la sua richiesta; ricordati delle benignità promesse a Davide, tuo servitore.

7:1 ORA, quando Salomone ebbe finito di far la sua orazione, il fuoco scese dal cielo, e consumò l’olocausto, e gli altri sacrificii; e la gloria del Signore riempiè la Casa. 2 E i sacerdoti non potevano entrar dentro alla Casa del Signore; perciocchè la gloria del Signore avea riempiuta la Casa del Signore. 3 E tutti i figliuoli d’Israele, avendo veduto scendere il fuoco, e veggendo la gloria del Signore sopra la Casa, si prostesero con la faccia verso terra, sopra il pavimento, e adorarono, e si misero a celebrare il Signore, dicendo: Ch’egli è buono, e che la sua benignità è in eterno. 4 E il re e tutto il popolo sacrificarono sacrificii nel cospetto del Signore. 5 E il re Salomone fece un sacrificio di ventiduemila buoi, e di cenventimila pecore. E così il re e tutto il popolo dedicarono la Casa di Dio. 6 E i sacerdoti stavano quivi facendo i loro ufficii; come anche i Leviti con gli strumenti musicali del Signore, i quali il re Davide avea fatti per celebrare il Signore, dicendo: Che la sua benignità è in eterno; avendo i salmi di Davide in mano; i sacerdoti ancora sonavano con le trombe dirimpetto a loro; e tutto Israele stava in piè. 7 E Salomone consacrò il mezzo del Cortile, ch’era davanti alla Casa del Signore; perciocchè offerse quivi gli olocausti, e i grassi de’ sacrificii da render grazie; perciocchè nell’Altar di rame, che Salomone avea fatto, non potevano capir gli olocausti, e le offerte, ed i grassi. 8 E in quel tempo Salomone celebrò la festa solenne per sette giorni, insieme con tutto Israele, ch’era una grandissima raunanza, raccolta dall’entrar di Hamat fino al torrente di Egitto. 9 E l’ottavo giorno appresso, celebrarono la solenne raunanza; perciocchè per sette giorni aveano celebrata la dedicazione dell’Altare, e per sette altri giorni celebrarono la festa solenne. 10 E nel ventesimoterzo giorno del settimo mese, Salomone rimandò alle sue stanze il popolo allegro e lieto di cuore, per lo bene che il Signore avea fatto a Davide ed a Salomone, ed al suo popolo Israele. 11 ORA, dopo che Salomone ebbe finita la Casa del Signore, e la casa reale, ed ebbe avuta prospera riuscita di tutto ciò che gli venne in cuore di far nella Casa del Signore, e nella sua casa,

12 il Signore gli apparve di notte, e gli disse: Io ho esaudita la tua orazione, e mi ho eletto questo luogo per Casa di sacrificio. 13 Se io serro il cielo, talchè non vi sia pioggia; ovvero, se comando alle locuste di mangiar la terra; ovvero, se mando la pestilenza fra il mio popolo; 14 e il mio popolo, il quale è chiamato del mio Nome, si umilia, e mi fa orazione, e ricerca la mia faccia, e si converte dalle sue vie malvage; io l’esaudirò dal cielo, e gli perdonerò i suoi peccati, e risanerò il suo paese. 15 Ora saranno gli occhi miei aperti, e le mie orecchie attente alle orazioni fatte in questo luogo. 16 Ed ora io ho eletta e santificata questa Casa, acciocchè il mio Nome sia quivi in perpetuo; e gli occhi miei ed il mio cuore saranno del continuo là. 17 E quant’è a te, se tu cammini nel mio cospetto, come è camminato Davide, tuo padre, per far tutto quello che io ti ho comandato, ed osservi i miei statuti e le mie leggi, 18 io altresì stabilirò il trono del tuo reame, come io ho patteggiato con Davide, tuo padre, dicendo: Non ti verrà giammai meno uomo che signoreggi sopra Israele. 19 Ma, se voi vi rivolgete indietro, ed abbandonate i miei statuti, ed i miei comandamenti, i quali io vi ho proposti, e andate a servire ad altri dii, e li adorate; 20 io vi divellerò d’in su la mia terra che io vi ho data, e rigetterò dal mio cospetto questa Casa che io ho consacrata al mio Nome, e la metterò in proverbio ed in favola fra tutti i popoli. 21 E questa Casa che sarà stata eccelsa, sarà in istupore a tutti coloro che passeranno appresso di essa; ed essi diranno: Perchè ha fatto il Signore così a questo paese ed a questa Casa? 22 E si dirà: Perciocchè hanno abbandonato il Signore Iddio de’ lor padri, il quale li trasse fuor del paese di Egitto, e si sono attenuti ad altri dii, e li hanno adorati, ed hanno lor servito: per ciò egli ha fatto venire sopra loro tutto questo male.

8:1 ORA in capo de’ vent’anni, ne’ quali Salomone avea edificata la Casa del Signore e la sua, 2 Salomone riedificò le città che Huram gli avea date, e vi fece abitare de’ figliuoli d’Israele. 3 Poi Salomone andò in Hamat di Soba, e l’occupò. 4 Ed edificò Tadmor nel deserto, insieme con tutte le città da magazzini, le quali egli edificò in Hamat. 5 Riedificò anche Bet-horon disopra, e Bet-horon disotto, città forti di mura, di porte, e di sbarre. 6 Riedificò ancora Baalat, e tutte le città de’ suoi magazzini, e tutte le città dove erano i carri, e quelle dove stavano le genti a cavallo; ed in somma, tutto ciò ch’egli ebbe desiderio di edificare in Gerusalemme, e nel Libano, ed in tutto il paese della sua signoria. 7 E Salomone fece tributario tutto il popolo ch’era rimasto degli Hittei, e degli Amorrei, e de’ Ferizzei, e degli Hivvei, e de’ Gebusei, i quali non erano d’Israele; 8 cioè, de’ figliuoli di coloro che erano rimasti dopo loro nel paese, i quali i figliuoli d’Israele non aveano distrutti; e son rimasti tributari infino a questo giorno. 9 Ma d’infra i figliuoli d’Israele, i quali Salomone non fece servi, per lavorare a’ suoi lavori perciocchè essi erano uomini di guerra, e colonnelli de’ suoi capitani, e capi de’ suoi carri, e della sua cavalleria; 10 costoro furono capi de’ commissari del re Salomone, cioè: dugencinquanta, i quali aveano il reggimento di quella gente. 11 Or Salomone fece salire la figliuola di Faraone dalla città di Davide, nella casa ch’egli le avea edificata; perciocchè disse: La mia moglie non abiterà nella casa di Davide, re d’Israele; perciocchè i luoghi, ne’ quali l’Arca del Signore è entrata, son santi.

12 Allora Salomone offerse olocausti al Signore, sopra l’Altar del Signore, il quale egli avea edificato davanti al portico. 13 Egli offeriva eziandio di giorno in giorno ciò che si conveniva offerire secondo il comandamento di Mosè, nei sabati, e nelle calendi, e nelle feste solenni, tre volte l’anno; nella festa degli azzimi, e nella festa delle settimane, e nella festa de’ tabernacoli. 14 E costituì, secondo l’ordine di Davide, suo padre, i sacerdoti nel lor ministerio, secondo i loro spartimenti; ed i Leviti ne’ loro uffici, per lodare il Signore, e per ministrar davanti a’ sacerdoti, secondo che si conveniva fare per ciascun giorno; e i portinai, secondo i loro spartimenti per ciascuna porta; perciocchè tale era stato il comandamento di Davide, uomo di Dio. 15 Ei non si deviò punto dal comandamento del re, intorno a’ sacerdoti, ed a’ Leviti, nè intorno ad alcun’altra cosa, nè intorno a’ tesori. 16 Ora l’apparecchio di tutta l’opera di Salomone era già fatto, dal giorno che la Casa del Signore fu fondata, finchè fu compiuta. E quando la Casa del Signore fu finita, 17 allora Salomone andò in Esion-gheber, ed in Elot, in sul lito del mare, nel paese di Edom. 18 E Huram gli mandò, per i suoi servitori, materie da far navi, e marinari intendenti; i quali andarono, co’ servitori di Salomone, in Ofir, e tolsero di là trecencinquanta talenti d’oro, e li condussero al re Salomone.

9:1 OR la regina di Seba, avendo intesa la fama di Salomone, venne in Gerusalemme, con grandissimo seguito, e con cammelli che portavano aromati, e gran quantità d’oro e di pietre preziose, per far prova di Salomone con enimmi; e venne a Salomone, e parlò con lui di tutto quello che avea nel cuore. 2 E Salomone le dichiarò tutte le cose ch’ella propose; e non vi fu cosa alcuna occulta a Salomone, ch’egli non le dichiarasse. 3 Laonde la regina di Seba, veggendo la sapienza di Salomone, e la casa che egli avea edificata, 4 e le vivande della sua tavola, e le stanze de’ suoi servitori, e l’ordine del servigio de’ suoi ministri, e i lor vestimenti, e i suoi coppieri, e i lor vestimenti; e ciò ch’egli offeriva nella Casa del Signore, svenne tutta. 5 E disse al re: Ciò che io avea inteso nel mio paese de’ fatti tuoi e della tua sapienza, era ben la verità; 6 ma io non credeva ciò che se ne diceva, finchè non son venuta, e che gli occhi miei non l’hanno veduto. Or ecco, non mi era stata rapportata la metà della grandezza della tua sapienza; tu sopravanzi la fama che io ne avea intesa. 7 Beati gli uomini tuoi e beati questi tuoi servitori che stanno del continuo davanti alla tua faccia, e odono la tua sapienza. 8 Benedetto sia il Signore Iddio tuo, il quale ti ha gradito, per metterti sopra il suo trono, per esser re nel Nome del Signore; per l’amore che l’Iddio tuo porta ad Israele, per istabilirlo in perpetuo, egli ti ha costituito re sopra esso, per far ragione e giustizia. 9 Ed ella diede al re centoventi talenti d’oro, e grandissima quantità di aromati e di pietre preziose; e mai più non si videro tali aromati, quali la regina di Seba donò al re Salomone. 10 Oltre a ciò, i servitori di Huram, e i servitori di Salomone che aveano portato di Ofir dell’oro, portarono anche del legno di Algummim, e delle pietre preziose. 11 E il re adoperò quel legno di Algummim negli anditi che conducevano alla Casa del Signore, ed alla casa reale; e in far cetere e salteri per li cantori. Cotal legno non era mai per addietro stato veduto nel paese di Giuda. 12 Il re Salomone altresì diede alla regina di Seba tutto ciò ch’ella ebbe a grado, e che gli chiese, fuor delle cose ch’ella gli avea portate. Poi ella si rimise in cammino, e co’ suoi servitori se ne andò al suo paese.

13 ORA il peso dell’oro che veniva a Salomone ogni anno, era di seicensessantasei talenti d’oro, 14 oltre a quello che traeva da’ gabellieri, e ciò che gli portavano i mercatanti. Tutti i re dell’Arabia, ed i signori del paese, portavano anch’essi oro ed argento a Salomone. 15 E il re Salomone fece fare dugento pavesi d’oro battuto, in ciascuno dei quali impiegò seicento sicli d’oro battuto; 16 e trecento scudi d’oro battuto, in ciascuno de’ quali impiegò trecento sicli d’oro. E li mise nella casa del bosco del Libano. 17 Il re fece, oltre a ciò, un gran trono d’avorio, il quale egli coperse d’oro puro. 18 E quel trono avea sei gradi, ed uno scannello, attaccati con oro al trono; e nel luogo del seggio vi erano degli appoggiatoi di qua e di là; e due leoni erano posti presso di quegli appoggiatoi. 19 Vi erano eziandio dodici leoni, posti quivi sopra i sei gradi, di qua e di là. Niuno tale fu mai fatto in alcun regno. 20 E tutti i vasellamenti della credenza del re Salomone erano d’oro; parimente tutti i vasellamenti della casa del bosco del Libano erano d’oro fino; nulla era d’argento; l’argento non era in alcuna stima al tempo di Salomone. 21 Perciocchè il re avea delle navi, che facevano viaggi in Tarsis, co’ servitori di Huram; in tre anni una volta quelle navi di Tarsis venivano; portando oro ed argento, ed avorio, e scimmie, e pappagalli. 22 Così il re Salomone fu, in ricchezze ed in sapienza, il più grande d’ogni altro re della terra. 23 E tutti i re della terra cercavano di veder Salomone, per intender la sapienza di esso, la quale Iddio gli avea messa nel cuore. 24 E ciascun d’essi gli portava anno per anno il suo presente, vasellamenti d’argento, e vasellamenti d’oro, e vestimenti, armature, ed aromati, cavalli, e muli. 25 Salomone avea eziandio quattromila stalle da tener cavalli e carri; e dodicimila cavalieri, i quali egli stanziò per le città ordinate per li carri, ed appresso di sè, in Gerusalemme. 26 Ed egli signoreggiava sopra tutti i re, dal Fiume fino al paese de’ Filistei, e fino al confine di Egitto. 27 E il re fece che l’argento era in moltitudine in Gerusalemme come le pietre, e i cedri come i sicomori che son per la campagna. 28 E si traevano di Egitto, e d’ogni altro paese, cavalli per Salomone. 29 QUANT ‘è al rimanente de’ fatti di Salomone, primi ed ultimi; queste cose non sono esse scritte nel libro del profeta Natan, e nella profezia di Ahia Silonita, e nella visione del veggente Iddo intorno a Geroboamo, figliuolo di Nebat? 30 Or Salomone regnò in Gerusalemme sopra tutto Israele quarant’anni. 31 Poi giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide, suo padre; e Roboamo, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

10:1 E ROBOAMO andò in Sichem; perciocchè tutto Israele era ventuo in Sichem, per istabilirlo re. 2 E quando Geroboamo, figliuolo di Nebat, ch’era in Egitto, ove era fuggito d’innanzi al re Salomone, ebbe ciò inteso, egli se ne ritornò di Egitto; 3 perciocchè gl’Israeliti l’aveano mandato a chiamare. Geroboamo adunque, e tutto Israele, vennero, e parlarono a Roboamo, dicendo: 4 Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu, alleviaci ora dalla dura servitù di tuo padre, e dal suo grave giogo, il quale egli ci ha posto addosso, e noi ti saremo soggetti. 5 Ed egli disse loro: Di qui a tre giorni ritornate a me. E il popolo se ne andò. 6 E il re Roboamo si consigliò co’ vecchi, ch’erano stati ministri di Salomone, suo padre, mentre era in vita, dicendo: Come consigliate voi che si risponda a questo popolo? 7 Ed essi gli risposero, dicendo: Se tu ti mostri benigno inverso questo popolo, e gli compiaci, e gli dài buone parole, essi ti saranno soggetti in perpetuo. 8 Ma egli, lasciato il consiglio che i vecchi gli aveano dato, si consigliò co’ giovani ch’erano stati allevati con lui, ed erano suoi ministri ordinari; 9 e disse loro: Che consigliate voi che rispondiamo a questo popolo, il qual m’ha parlato, dicendo: Alleviaci dal giogo che tuo padre ha posto sopra noi? 10 Ed i giovani ch’erano stati allevati con lui, gli risposero, dicendo: Di’ così a questo popolo che t’ha parlato, dicendo: Tuo padre ci ha posto addosso un grave giogo; ma tu, alleviacene; di’ loro così: Il mio piccol dito è più grosso che i lombi di mio padre. 11 Ora dunque, mio padre vi ha caricato addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha gastigati con isferze, ma io vi gastigherò con flagelli pungenti.

12 E il terzo giorno appresso, Geroboamo e tutto il popolo, vennero a Roboamo, secondo che il re avea parlato, dicendo; Ritornate a me di qui a tre giorni. 13 E il re Roboamo rispose loro aspramente, e lasciò il consiglio de’ vecchi. 14 E parlò loro secondo il consiglio de’ giovani, dicendo: Mio padre vi ha posto addosso un grave giogo, ma io lo farò vie più grave; mio padre vi ha castigati con isferze, ma io vi castigherò con flagelli pungenti. 15 Il re adunque non acconsentì al popolo; perciocchè questo era cagionato dal Signore Iddio, per adempier la sua parola, la quale egli avea pronunziata, per Ahia Silonita, a Geroboamo, figliuolo di Nebat. 16 E quando tutto il popolo d’Israele ebbe veduto che il re non avea loro acconsentito, rispose al re, dicendo: Qual parte abbiamo noi in Davide? noi non abbiamo alcuna ragione di eredità nel figliuolo d’Isai; o Israele, vadasene ciascuno alle sue stanze; o Davide, provvedi ora alla tua casa. Così tutto Israele se ne andò alle sue stanze. 17 Ma quant’è a’ figliuoli d’Israele che abitavano nelle città di Giuda, Roboamo regnò sopra loro. 18 E il re Roboamo mandò a’ figliuoli d’Israele Hadoram, ch’era sopra i tributi; ma essi lo lapidarono, onde egli morì. Allora il re Roboamo salì prestamente sopra un carro, e se ne fuggì in Gerusalemme. 19 Così Israele si ribellò dalla casa di Davide, ed è rimasto così fino a questo giorno.
11:1 Roboamo adunque essendo giunto in Gerusalemme, raunò la casa di Giuda e di Beniamino in numero di centottantamila uomini di guerra scelti, per combattere contro ad Israele, per ridurre il regno sotto l’ubbidienza di Roboamo. 2 Ma la parola del Signore fu indirizzata a Semaia, uomo di Dio, dicendo: 3 Di’ a Roboamo, figliuolo di Salomone, re di Giuda, ed a tutti gl’Israeliti, che sono in Giuda ed in Beniamino: 4 Così ha detto il Signore: Non salite, e non combattete contro a’ vostri fratelli; ritornatevene ciascuno a casa sua; perciocchè questa cosa è proceduta da me. Ed essi ubbidirono alle parole del Signore, e se ne ritornarono, senza andare contro a Geroboamo. 5 E ROBOAMO abitò in Gerusalemme, ed edificò delle città in Giuda per fortezze. 6 Ed edificò Bet-lehem, ed Etam, e Tecoa, 7 e Bet-sur, e Soco, ed Adullam, 8 e Gat, e Maresa, e Zif, 9 ed Adoraim, e Lachis, ed Azeca, 10 e Sora, ed Aialon, ed Hebron, ch’erano città forti in Giuda ed in Beniamino. 11 Così fortificò queste fortezze, e vi mise de’ capitani, e de’ magazzini di vittuaglia, e d’olio e di vino. 12 E in ciascuna città mise degli scudi e delle lance; e le fortificò grandemente. Così Giuda e Beniamino furono a lui.



13 Or i sacerdoti ed i Leviti ch’erano in tutto il paese d’Israele si ridussero appresso di lui da tutte le lor contrade. 14 Perciocchè i Leviti lasciarono i lor contadi, e le lor possessioni, ed andarono in Giuda ed in Gerusalemme; perciocchè Geroboamo ed i suoi figliuoli li scacciarono, acciocchè non esercitassero più il sacerdozio al Signore. 15 E Geroboamo si costituì de’ sacerdoti per gli alti luoghi, e per li demoni, e per li vitelli ch’egli fece. 16 E, dopo que’ Leviti, quelli d’infra tutte le tribù d’Israele che disposero l’animo loro a cercare il Signore Iddio d’Israele, vennero in Gerusalemme, per sacrificare al Signore Iddio de’ lor padri; 17 e fortificarono il regno di Giuda, e rinforzarono Roboamo, figliuolo di Salomone, per lo spazio di tre anni; perciocchè camminarono nella via di Davide e di Salomone, lo spazio di tre anni. 18 Or Roboamo si prese per moglie Mahalat, figliuola di Ierimot, figliuolo di Davide, ed Abihail, figliuola di Eliab, figliuolo d’Isai; 19 la quale gli partorì questi figliuoli, cioè: Ieus, e Semaria, e Zaham. 20 E, dopo lei, prese Maaca, figliuola di Absalom, la quale gli partorì Abia, ed Attai, e Ziza, e Selomit. 21 E Roboamo amò Maaca, figliuola di Absalom, sopra tutte le sue altre mogli e concubine; conciossiachè egli avesse prese diciotto mogli, e sessanta concubine; onde generò ventotto figliuoli, e sessanta figliuole. 22 E Roboamo costituì Abia, figliuolo di Maaca, per capo della sua casa, per principe sopra i suoi fratelli; perciocchè intendeva di farlo re. 23 E prudentemente si avvisò di dispergere tutti i suoi figliuoli per tutte le contrade di Giuda e di Beniamino, per tutte le città forti; ed assegnò loro da vivere abbondantemente, e procacciò loro molte mogli.
12:1 ORA quando il regno di Roboamo fu stabilito e fortificato, egli, insieme con tutto Israele, lasciò la Legge del Signore. 2 Laonde l’anno quinto del re Roboamo, Sisac, re di Egitto, salì contro a Gerusalemme perciocchè essi aveano misfatto contro al Signore, 3 con mille dugento carri, e con sessantamila cavalieri, e popolo senza fine, ch’era venuto con lui di Egitto, Libii, Succhei, ed Etiopi; 4 e prese le città forti di Giuda, e venne fino in Gerusalemme. 5 Allora il profeta Semaia venne a Roboamo, ed a’ capi di Giuda, i quali si erano raccolti in Gerusalemme, d’innanzi a Sisac, e disse loro: Così ha detto il Signore: Voi mi avete abbandonato, ed io altresì vi ho abbandonati in mano di Sisac. 6 Ed i capi d’Israele, e il re, si umiliarono, e dissero: Il Signore è giusto. 7 E il Signore vide che si erano umiliati. E la parola del Signore fu indirizzata a Semaia, dicendo: Essi si sono umiliati; io non li distruggerò, ma fra poco darò loro salvezza; e l’ira mia non si verserà sopra Gerusalemme per mano di Sisac. 8 Nondimeno essi gli saranno servi; e conosceranno la differenza che vi è tra il servirmi, e il servire a’ regni della terra. 9 Sisac adunque, re di Egitto, salì contro a Gerusalemme, e prese i tesori della Casa del Signore, ed i tesori della casa del re; egli prese ogni cosa; prese ancora gli scudi d’oro che Salomone avea fatti. 10 E il re Roboamo fece degli scudi di rame, in luogo di quelli, e li rimise in man de’ capitani de’ sergenti, che facevano la guardia alla porta della casa reale. 11 E quando il re entrava nella Casa del Signore, i sergenti venivano, e li levavano; e poi li riportavano nella loggia de’ sergenti. 12 Così, perchè egli si umiliò, l’ira del Signore si stolse da lui, ed egli non volle fare una intiera distruzione; ed anche certo in Giuda vi erano di buone cose.



13 Il re Roboamo adunque si fortificò in Gerusalemme, e regnò; perciocchè egli era d’età di quarantun’anno, quando cominciò a regnare, e regnò diciassette anni in Gerusalemme, città la quale il Signore avea eletta d’infra tutte le tribù d’Israele, per mettervi il suo Nome. E il nome di sua madre era Naama Ammonita. 14 Ed egli fece ciò che è male; perciocchè non dispose l’animo suo a ricercare il Signore. 15 Ora, quant’è a’ fatti di Roboamo, primi ed ultimi, non sono essi scritti nel libro del profeta Semaia, e fra le genealogie d’Iddo veggente? come ancora le guerre che furono del continuo fra Roboamo e Geroboamo? 16 E Roboamo giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide; ed Abia, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

13:1 L’ANNO diciottesimo del re Geroboamo, Abia cominciò a regnare sopra Giuda. 2 Egli regnò tre anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Micaia, figliuola di Uriel, da Ghibea. Or vi fu guerra fra Abia e Geroboamo. 3 Ed Abia venne a battaglia con un esercito di quattrocentomila combattenti, tutti uomini scelti. E Geroboamo ordinò la battaglia contro a lui con ottocentomila combattenti, tutti uomini scelti. 4 Ed Abia si levò in piè disopra al monte di Semaraim, che è nelle montagne di Efraim, e disse: O Geroboamo, e tutto Israle, ascoltatemi: 5 Non dovete voi sapere che il Signore Iddio d’Israele ha dato a Davide il regno sopra Israele, in perpetuo? a lui, dico, ed a’ suoi figliuoli, per patto inviolabile? 6 Ma Geroboamo, figliuolo di Nebat, servo di Salomone, figliuolo di Davide, si è levato, e si è ribellato contro al suo signore. 7 E certi uomini da nulla e scellerati, si sono adunati appresso di lui, e si sono fortificati contro a Roboamo, figliuolo di Salomone, il quale essendo giovane, e di cuor molle, non ha contrastato loro valorosamente. 8 Ed ora voi pensate di resistere ostinatamente al regno del Signore, che è fra le mani de’ figliuoli di Davide; perciocchè voi siete una gran moltitudine, ed avete con voi i vitelli d’oro che Geroboamo vi ha fatti per dii. 9 Non avete voi scacciati i sacerdoti del Signore, i figliuoli d’Aaronne, ed i Leviti? e non vi avete voi fatti de’ sacerdoti nella maniera de’ popoli de’ paesi? chiunque si è presentato per consacrarsi con un giovenco, e con sette montoni? e così è divenuto sacerdote di quelli che non son dii. 10 Ma quant’è a noi, il Signore è l’Iddio nostro, e noi non l’abbiamo abbandonato; ed i sacerdoti, che ministrano al Signore, sono figliuoli d’Aaronne; ed i Leviti sono impiegati a questa opera; 11 ed ogni mattina, ed ogni sera ardono gli olocausti al Signore, co’ profumi degli aromati; ed ordinano i pani che si devono ordinare sopra la tavola pura; ed ogni sera accendono il candelliere d’oro con le sue lampane; perciocchè noi osserviamo ciò che il Signore ha ordinato; ma voi avete abbandonato il Signore. 12 Ed ecco, Iddio è con noi in capo, insieme co’ suoi sacerdoti, e con le trombe di suono squillante, per sonar con esse contro a voi. Figliuoli d’Israele, non combattete contro al Signore Iddio de’ padri vostri; perciocchè voi non prosperete.



13 In quel mezzo Geroboamo fece volgere un agguato, perchè venisse sopra que’ di Giuda di dietro; talchè Giuda avea gl’Israeliti in fronte, e l’agguato alle spalle. 14 E que’ di Giuda si rivoltarono, e videro ch’erano assaliti da fronte e dalle spalle; laonde gridarono al Signore, e i sacerdoti sonarono con le trombe. 15 La gente di Giuda ancora gittò grida; e, come gittavano quelle grida, Iddio sconfisse Geroboamo e tutto Israele davanti ad Abia ed a Giuda. 16 Ed i figliuoli d’Israele fuggirono d’innanzi a Giuda; e Iddio li diede loro nelle mani. 17 Ed Abia ed il suo popolo li percossero d’una grande sconfitta; e caddero uccisi cinquecentomila uomini scelti d’Israele. 18 Così i figliuoli d’Israele furono in quel tempo abbassati, ed i figliuoli di Giuda si rinforzarono; perciocchè si erano appoggiati sopra il Signore Iddio de’ padri loro. 19 Ed Abia perseguitò Geroboamo, e gli prese alcune città: Betel, e le terre del suo territorio; Iesana, e le terre del suo territorio; ed Efraim, e le terre del suo territorio. 20 E Geroboamo non ebbe più potere alcuno al tempo di Abia; e il Signore lo percosse, ed egli morì. 21 Ed Abia si fortificò, e prese quattordici mogli, e generò ventidue figliuoli, e sedici figliuole. 22 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Abia, e de’ suoi portamenti, e de’ suoi fatti; queste cose sono scritte nelle memorie del profeta Iddio.

14:1 ED Abia giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide; ed Asa, suo figliuolo, regnò in luogo suo. Al suo tempo il paese ebbe riposo lo spazio di dieci anni. 2 Ed Asa fece ciò che piace ed è grato al Signore Iddio suo. 3 E tolse via gli altari, e gli alti luoghi degli stranieri, e spezzò le statue, e tagliò i boschi; 4 e comandò a Giuda di ricercare il Signore Iddio dei suoi padri, e di mettere ad effetto la sua Legge ed i suoi comandamenti. 5 Tolse eziandio via, da tutte le città di Giuda, gli alti luoghi ed i simulacri; e il regno ebbe riposo mentre egli visse. 6 Ed egli edificò delle città di fortezza in Giuda; perciocchè il paese era in riposo; e in quel tempo non vi fu alcuna guerra contro a lui; perciocchè il Signore gli avea dato riposo. 7 Laonde egli disse a Giuda: Edifichiamo queste città, ed intorniamole di mura, e di torri, e di porte, e di sbarre, mentre siamo padroni del paese; perciocchè noi abbiamo ricercato il Signore Iddio nostro; ed avendolo ricercato, egli ci ha dato riposo d’ogn’intorno. Così le edificarono, e prosperarono. 8 Or Asa avea un esercito di trecentomila uomini di Giuda, che portavano scudo e lancia; e di dugentotrentamila di Beniamino, che portavano scudo e tiravano con l’arco; tutti uomini di valore.



9 E Zera Etiopo uscì, contro a loro con un esercito di mille migliaia d’uomini, e di trecento carri; e venne fino in Maresa. 10 Ed Asa uscì incontro a lui; ed essi ordinarono la battaglia nella valle di Sefata, presso di Maresa. 11 Allora Asa gridò al Signore Iddio suo, e disse: O Signore, appo te non vi è alcuna differenza di aiutare, così chi non ha forze alcune, come chi ne ha di grandi; soccorrici, o Signore Iddio nostro; perciocchè noi ci siamo appoggiati sopra te, e nel tuo Nome siamo venuti contro a questa moltitudine; tu sei il Signore Iddio nostro; non lasciare che l’uomo prevalga contro a te. 12 Ed il Signore sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa, e davanti a Giuda; e gli Etiopi fuggirono. 13 Ed Asa, e la gente ch’era con lui, li perseguitarono fino in Gherar; e morirono tanti Etiopi ch’essi non si poterono più ristorare; perciocchè furono rotti dal Signore, e dal suo esercito; e ne furono portate spoglie in grandissima quantità. 14 Percossero anche tutte le città ch’erano d’intorno a Gherar; perciocchè lo spavento del Signore era sopra loro; e predarono tutte quelle città; perciocchè vi era dentro una grande preda. 15 Percossero ancora le tende delle mandre, e ne menarono pecore, e cammelli, in gran numero. Poi se ne tornarono in Gerusalemme.

15:1 ALLORA lo Spirito di Dio fu sopra Azaria, figliuolo di Oded; 2 ed egli uscì incontro ad Asa, e gli disse: Ascoltatemi, Asa, e tutto Giuda, e Beniamino; il Signore è stato con voi, mentre voi siete stati con lui; e se voi, lo ricercate, voi lo troverete; ma, se voi l’abbandonate, egli vi abbandonerà. 3 Or Israele è stato un lungo tempo senza il vero Dio, e senza sacerdote che insegnasse, e senza Legge. 4 Ma quando, essendo distretto, egli si è convertito al Signore Iddio d’Israele, e l’ha ricercato, egli l’ha trovato. 5 Or in que’ tempi non vi era pace alcuna per coloro che andavano e che venivano; perciocchè turbamenti erano fra tutti gli abitanti dei paesi. 6 Ed una nazione era conquisa dall’altra nazione, ed una città dall’altra città; perciocchè Iddio li dibatteva con ogni sorte di tribolazioni. 7 Ma voi, confortatevi, e le vostre mani non diventino rimesse; perciocchè vi è premio per l’opera vostra.



8 E, quando Asa ebbe udite queste parole, e la profezia del profeta Oded, egli si fortificò, e tolse via le abbominazioni da tutto il paese di Giuda, e di Beniamino, e dalle città ch’egli avea prese del monte di Efraim; e rinnovò l’Altar del Signore, ch’era davanti al portico del Signore. 9 Poi raunò tutto Giuda, e Beniamino, e que’ di Efraim, e di Manasse, e di Simeone, che dimoravano con loro; perciocchè molti si erano rivolti da parte sua, veggendo che il Signore Iddio suo era con lui. 10 Essi adunque si raunarono in Gerusalemme, nel terzo mese dell’anno quintodecimo del regno di Asa. 11 Ed in quel dì sacrificarono al Signore, della preda che aveano menata, settecento buoi, e settemila pecore. 12 E convennero in questo patto di ricercare il Signore Iddio de’ lor padri, con tutto il cuor loro, e con tutta l’anima loro; 13 e che chiunque non ricercherebbe il Signore Iddio d’Israele, fosse fatto morire, piccolo o grande che egli fosse, uomo o donna; 14 e giurarono al Signore con gran voce e grida di allegrezza, con trombe e corni. 15 E tutto Giuda si rallegrò di quel giuramento; perciocchè giurarono con tutto il cuor loro, e cercarono il Signore con tutta la loro affezione, e lo trovarono; e il Signore diede loro riposo d’ogn’intorno. 16 Il re Asa rimosse ancora Maaca, sua madre, dal governo; perciocchè ella avea fatto un idolo per un bosco; ed Asa spezzò l’idolo di essa, e lo tritò, e l’arse nella valle di Chidron. 17 Tuttavolta gli alti luoghi non furono tolti via d’Israele; ma pure il cuor di Asa fu intiero tutto il tempo della sua vita. 18 Ed egli portò nella Casa di Dio le cose che suo padre avea consacrate, e quelle ancora ch’egli stesso avea consacrate; argento, ed oro, e vasellamenti. 19 E non vi fu guerra alcuna fino all’anno trentacinquesimo del regno di Asa.
16:1 L’ANNO trentesimosesto del regno di Asa, Baasa, re d’Israele, salì contro a Giuda, ed edificò Rama, per non lasciar nè uscire nè entrare alcuno ad Asa, re di Giuda. 2 Laonde Asa trasse fuori argento, ed oro, da’ tesori dalla Casa del Signore, e della casa reale, e lo mandò a Benhadad, re di Siria, il quale abitava in Damasco, dicendo: 3 Siavi lega fra me e te come è stata fra tuo padre e mio padre; ecco, io ti mando oro ed argento; va’, rompi la lega che tu hai con Baasa, re d’Israele, acciocchè egli si ritragga da me. 4 E Benhadad acconsentì al re Asa, e mandò i capitani de’ suoi eserciti contro alle città d’Israele; ed essi percossero Ion, e Dan, ed Abel-maim, e tutte le città da magazzini di Neftali. 5 E quando Baasa ebbe ciò inteso, restò d’edificar Rama, e fece cessare il suo lavoro. 6 Allora il re Asa prese tutto il popolo di Giuda; ed essi portarono via le pietre e il legname di Rama, la quale Baasa edificava; ed egli ne edificò Ghibea e Mispa.

7 Ed in quel tempo il veggente Hanani venne ad Asa, re di Giuda, e gli disse: Perciocchè tu ti sei appoggiato sopra il re di Siria, e non ti sei appoggiato sopra il Signore Iddio tuo, per ciò l’esercito del re di Siria ti è scampato dalle mani. 8 Gli Etiopi ed i Libii non erano essi un grande esercito, con grandissimo numero di carri e di cavalieri? e pure, perchè tu ti appoggiasti sopra il Signore, egli te li diede nelle mani. 9 Conciossiachè gli occhi del Signore corrano per tutta la terra, per mostrarsi potente in favor di coloro che hanno il cuore intiero inverso lui; tu hai follemente fatto in questa cosa; perciocchè da ora innanzi tu avrai sempre guerre. 10 Ed Asa s’indegnò contro al veggente, e lo fece incarcerare; perciocchè era in gran cruccio contro a lui per ciò. Asa ancora oppressò in quel tempo alcuni del popolo. 11 Or ecco, i fatti di Asa, primi ed ultimi, sono scritti nel libro dei re di Giuda e d’Israele. 12 Ed Asa, l’anno trentanovesimo del suo regno, infermò de’ piedi, e la sua infermità fu strema, e pure ancora nella sua infermità egli non ricercò il Signore, anzi i medici. 13 Ed Asa giacque co’ suoi padri, e morì l’anno quarantunesimo del suo regno; 14 e fu seppellito nella sua sepoltura, la quale egli si avea cavata nella Città di Davide; e fu posto in un cataletto che egli avea empiuto d’aromati, e d’odori composti per arte di profumiere; e gliene fu arsa una grandissima quantità.

17:1 E GIOSAFAT, figliuolo di Asa, regnò in luogo suo, e si fortificò contro ad Israele. 2 E pose delle schiere di gente di guerra per tutte le città forti di Giuda, e mise guernigioni nel paese di Giuda, e nelle città di Efraim, le quali Asa, suo padre, avea prese. 3 E il Signore fu con Giosafat; perciocchè egli camminò nelle primiere vie di Davide, suo padre, e non ricercò i Baali. 4 Anzi ricercò l’Iddio di suo padre, e camminò ne’ suoi comandamenti, e non fece come Israele. 5 Laonde il Signore stabilì il reame nelle mani di esso; e tutto Giuda gli portava presenti talchè egli ebbe gran ricchezze e gloria. 6 Ed egli elevò il cuor suo nelle vie del Signore; tolse ancora via di Giuda gli alti luoghi ed i boschi. 7 E l’anno terzo del suo regno egli mandò d’infra i suoi principali ufficiali, Benhail, ed Obadia, e Zaccaria, e Natanaele, e Micaia; 8 e con loro, questi Leviti: Semaia, e Netania, e Zebadia, e Asael, e Semiramot, e Gionatan, ed Adonia, e Tobia, e Tob-Adonia; e con loro, Elisama, e Gioram, sacerdoti, per ammaestrare il popolo nelle città di Giuda. 9 Ed essi, avendo seco il libro della Legge del Signore, andarono ammaestrando il popolo di Giuda; e circuirono tutte le città di Giuda, ammaestrando il popolo.

10 E lo spavento del Signore fu sopra tutti i regni de’ paesi ch’erano d’intorno a Giuda; onde non fecero guerra a Giosafat. 11 Da’ Filistei ancora gli erano portati presenti e tributo di argento; gli Arabi gli adducevano eziandio del minuto bestiame, cioè: settemila settecento montoni, e settemila settecento becchi. 12 E Giosafat andò crescendo sommamente; ed edificò in Giuda castella, e città da magazzini. 13 Ed ebbe di gran beni nelle città di Giuda; e degli uomini di guerra prodi e valenti, in Gerusalemme. 14 E questa è la descrizione di essi, secondo le lor case paterne: Di Giuda, i capi delle migliaia furono il capitano Adna, il quale avea sotto di sè trecentomila uomini prodi e valenti; 15 e dopo lui, il capitano Iohanan, il quale avea sotto di sè dugentottantamila uomini; 16 e dopo lui Amasia, figliuolo di Zicri, il quale si era volontariamente consacrato al Signore, ed avea sotto di sè dugentomila uomini prodi e valenti. 17 E di Beniamino, Eliada, uomo prode e valente, il quale avea sotto di sè dugentomila uomini, armati d’archi e di scudi; 18 e dopo lui, Iozabad, il quale avea sotto di sè centottantamila uomini in ordine per la guerra. 19 Questi erano coloro che servivano al re; oltre a quelli ch’egli avea posti nelle fortezze per tutto il paese di Giuda.

18:1 ORA Giosafat, avendo di gran ricchezze e gloria, s’imparentò con Achab, 2 e in capo di alquanti anni egli andò ad Achab in Samaria. Ed Achab fece ammazzar pecore e buoi, in grandissimo numero, per lui, e per la gente ch’era con lui; e l’indusse ad andar contro a Ramot di Galaad. 3 Ed Achab, re d’Israele, disse a Giosafat, re di Giuda: Andrai tu meco contro a Ramot di Galaad? Ed egli gli disse: Fa’ conto di me come di te, e della mia gente come della tua; noi saremo teco in questa guerra.

4 Poi Giosafat disse al re d’Israele: Deh! domanda oggi la parola del Signore. 5 E il re d’Israele adunò i profeti, in numero di quattrocent’uomini, e disse loro: Andremo noi alla guerra contro a Ramot di Galaad, o me ne rimarrò io? Ed essi dissero: Va’; perciocchè Iddio la darà nelle mani del re. 6 Ma Giosafat disse: Non evvi qui più alcun profeta del Signore, il quale domandiamo? 7 E il re d’Israele disse a Giosafat: Ei vi è bene ancora un uomo, per lo quale potremmo domandare il Signore; ma io l’odio; perciocchè egli non mi profetizza giammai in bene, ma sempre in male; egli è Mica, figliuolo d’Imla. E Giosafat disse: Il re non dica così. 8 Allora il re d’Israele chiamò un eunuco, e gli disse: Fa’ prestamente venir Mica, figliuolo di Imla. 9 Or il re d’Israele, e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sopra il suo seggio, vestiti di vestimenti reali, nell’aia ch’è all’entrata della porta di Samaria; e tutti i profeti profetizzavano in presenza loro. 10 E Sedechia, figliuolo di Chenaana, si avea fatte delle corna di ferro, e disse: Così ha detto il Signore: Con queste corna tu cozzerai i Sirii, finchè tu li abbi distrutti. 11 E tutti quei profeti profetizzavano in quella stessa maniera, dicendo: Sali contro a Ramot di Galaad, e tu prospererai; e il Signore la darà nelle mani del re. 12 Or il messo ch’era andato a chiamar Mica, gli parlò, dicendo: Ecco, le parole de’ profeti, come d’una medesima bocca, predicono del bene al re; deh! sia dunque il tuo parlare conforme al parlare dell’uno di essi, predicigli del bene. 13 Ma Mica disse: Come il Signore vive, io dirò ciò che l’Iddio mio mi avrà detto. 14 Egli adunque venne al re. E il re gli disse: Mica, andremo noi alla guerra contro a Ramot di Galaad, o me ne rimarrò io? Ed egli gli disse: Andate pure, e voi prospererete, ed essi vi saranno dati nelle mani. 15 E il re gli disse: Fino a quante volte ti scongiurerò io, che tu non mi dica altro che la verità nel Nome del Signore? 16 Allora egli disse: Io vedeva tutto Israele sparso su per li monti, come pecore che non hanno pastore. E il Signore diceva: Costoro son senza signore; ritornisene ciascuno a casa sua in pace. 17 E il re d’Israele disse a Giosafat: Non ti dissi io ch’egli non mi profetizzerebbe bene alcuno, anzi del male? 18 E Mica disse: Perciò, ascoltate la parola del Signore: Io vedeva il Signore assiso sopra il suo trono, e tutto l’esercito del cielo, che gli stava appresso a destra ed a sinistra. 19 E il Signore diceva: Chi indurrà Achab, re d’Israele, acciocchè salga contro a Ramot di Galaad, e vi muoia? Poi Mica disse: L’uno diceva in una maniera, e l’altro in un’altra. 20 Allora uno spirito uscì fuori, e si presentò davanti al Signore, e disse: Io ce l’indurrò. E il Signore gli disse: Come? 21 Ed egli disse: Io uscirò fuori, e sarò spirito di menzogna nella bocca di tutti i suoi profeti. E il Signore disse: Sì, tu l’indurrai, ed anche ne verrai a capo; esci pur fuori, e fa’ così. 22 Ora dunque, ecco, il Signore ha messo uno spirito di menzogna nella bocca di questi tuoi profeti; ma il Signore ha pronunziato del male contro a te. 23 Allora Sedechia, figliuolo di Chenaana, si fece avanti, e percosse Mica in su la guancia, e disse: Per qual via si è partito lo Spirito del Signore da me, per parlar teco? 24 E Mica disse: Ecco, tu il vedrai al giorno che tu te n’entrerai di camera in camera, per appiattarti. 25 E il re d’Israele disse: Pigliate Mica, e menatelo ad Amon, capitano della città, ed a Gioas, figliuolo del re. 26 E dite loro: Così ha detto il re: Mettete costui in prigione, e cibatelo di pane e d’acqua, strettamente, finchè io ritorni in pace. 27 E Mica disse: Se pur tu ritorni in pace, il Signore non avrà parlato per me. Poi disse: Voi popoli tutti, ascoltate.

28 Il re d’Israele adunque, e Giosafat, re di Giuda, salirono contro a Ramot di Galaad. 29 E il re d’Israele disse a Giosafat: Io mi travestirò, e così entrerò nella battaglia; ma tu, vestiti delle tue vesti. Il re d’Israele adunque si travestì, e così entrarono nella battaglia. 30 Or il re di Siria avea comandato ai capitani de’ suoi carri, che non combattessero contro a piccolo, nè contro a grande; me contro al re d’Israele solo. 31 Perciò, quando i capitani de’ carri ebber veduto Giosafat, dissero: Egli è il re d’Israele; e si voltarono a lui, per combattere contro a lui; ma Giosafat gridò, e il Signore l’aiutò, e Iddio indusse coloro a ritrarsi da lui. 32 Quando dunque i capitani de’ carri ebber veduto ch’egli non era il re d’Israele, si rivolsero indietro da lui. 33 Allora qualcuno tirò con l’arco a caso, e ferì il re d’Israele fra le falde e la corazza; laonde egli disse al suo carrettiere: Volta la mano, e menami fuor del campo; perciocchè io son ferito. 34 Ma la battaglia si rinforzò in quel dì, onde il re d’Israele si rattenne nel carro incontro a’ Siri, fino alla sera; e nell’ora del tramontar del sole morì.

19:1 E GIOSAFAT, re di Giuda, ritornò sano e salvo a casa sua in Gerusalemme. 2 Allora il veggente Iehu, figliuolo di Hanani, gli uscì incontro, e gli disse: Si conviene egli dar soccorso ad un empio? Ti si conviene egli amar quelli che odiano il Signore? Perciò dunque vi è ira contro a te da parte del Signore. 3 Ma pure in te si son trovate di buone cose; conciossiachè tu abbi tolti via dal paese i boschi, ed abbi disposto il cuor tuo a ricercare Iddio. 4 E GIOSAFAT, essendo dimorato alquanto tempo in Gerusalemme, andò di nuovo attorno fra il popolo, da Beerseba fino al monte di Efraim, e li ridusse al Signore Iddio de’ lor padri.

5 E costituì de’ giudici nel paese, per tutte le città forti di Giuda, di città in città. 6 E disse a’ giudici: Riguardate ciò che voi fate; perciocchè voi non tenete la ragione per un uomo, ma per lo Signore, il quale è con voi negli affari della giustizia. 7 Ora dunque, sia lo spavento del Signore sopra voi; prendete guardia al dover vostro, e mettetelo ed effetto; perciocchè appo il Signore Iddio nostro non vi è alcuna iniquità, nè riguardo alla qualità delle persone, nè prendimento di presenti. 8 Oltre a ciò, Giosafat costituì anche in Gerusalemme alcuni d’infra i Leviti, e d’infra i sacerdoti, e d’infra i capi delle famiglie paterne d’Israele, per tener la ragione del Signore, e per giudicar le liti; e si ricorreva in Gerusalemme. 9 E comandò loro che così facessero nel timor del Signore, con lealtà, e di cuore intiero. 10 Ed in ogni lite, che sarà portata davanti a voi da’ vostri fratelli, che abitano nelle lor città, per giudicar fra omicidio ed omicidio, fra legge e comandamento, e fra statuti e ordinazioni, chiariteli; acciocchè non si rendano colpevoli appo il Signore, onde vi sia ira contro a voi, e contro a’ vostri fratelli; fate così, acciocchè non vi rendiate colpevoli. 11 Or ecco il sommo sacerdote Amaria sarà presidente fra voi in ogni affare del Signore; e Zebadia, figliuolo d’Ismaele, conduttore della Casa di Giuda, in ogni affare del re. Voi avete ancora a vostro comando gli ufficiali Leviti; prendete animo, e adoperatevi, e il Signore sarà co’ buoni.20:1 ORA, dopo queste cose, avvenne che figliuoli di Moab, e i figliuoli di Ammon, e con loro altri d’infra gli Ammoniti, vennero per far guerra contro a Giosafat. 2 E vennero de’ messi, che rapportarono la cosa a Giosafat, dicendo: Una gran moltitudine di gente di di là dal mare, e di Siria, viene contro a te; ed ecco, essi sono in Hasason-tamar, che è Enghedi. 3 Allora Giosafat ebbe paura, e si dispose a ricercare il Signore, e fece bandire il digiuno a tutto Giuda. 4 E que’ di Giuda si raunarono per ricercare aiuto dal Signore; molti eziandio da tutte le città di Giuda vennero per ricercare il Signore. 5 E Giosafat, stando in piè nella raunanza di Giuda e di Gerusalemme, si presentò nella Casa del Signore, davanti al cortile nuovo, e disse: 6 O Signore Iddio de’ nostri padri, non sei tu Dio nei cieli, e non signoreggi tu sopra tutti i regni delle nazioni? e non hai tu nella tua mano forza, e potenza, talchè niuno ti può contrastare? 7 Non hai tu, o Dio nostro, scacciati gli abitanti di questo paese d’innanzi al tuo popolo Israele? e non hai tu dato esso paese in perpetuo alla progenie d’Abrahamo, il quale ti amò? 8 Laonde essi vi sono abitati, e ti hanno in esso edificato un Santuario per lo tuo Nome, dicendo: 9 Quando ci sopraggiugnerà alcun male, spada di punizione, o pestilenza, o fame, e noi ci presenteremo davanti a questa Casa, e davanti al tuo cospetto consiossiachè il tuo Nome sia in questa Casa, e grideremo a te per la nostra tribolazione; esaudiscine, e salvaci. 10 Or al presente, ecco, i figliuoli di Ammon e di Moab, e que’ del monte di Seir, nel cui paese tu non permettesti ad Israele di entrare, quando veniva fuor del paese di Egitto; anzi se ne rivolse indietro, e non li distrusse; 11 ecco essi ce ne fanno la retribuzione, venendo per iscacciarci dalla tua eredità, la quale tu ci hai data a possedere. 12 O Dio nostro, non farai tu giudicio di loro? conciossiachè non vi sia forza alcuna in noi, per contrastare a questa gran moltitudine che viene contro a noi; e noi non sappiamo ciò che dobbiam fare; ma gli occhi nostri son volti a te. 13 E tutti que’ di Giuda stavano diritti davanti al Signore, insieme co’ lor piccoli fanciulli, con le lor mogli, e co’ lor figliuoli.

14 Allora lo Spirito del Signore fu sopra Iahaziel, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Benaia, figliuolo di Ieiel, figliuolo di Mattania Levita, d’infra i figliuoli di Asaf, nel mezzo della raunanza, 15 ed egli disse: Voi tutti uomini di Giuda, ed abitanti di Gerusalemme, e tu re Giosafat, attendete: Così vi dice il Signore: Voi, non temiate, e non vi spaventate, per questa gran moltitudine; perciocchè questa guerra non appartiene a voi, anzi a Dio. 16 Domani andate contro a loro; ecco, essi montano per la salita di Sis, e voi li troverete all’estremità del torrente, dirincontro al deserto di Ieruel. 17 Voi non avrete a combattere in questo fatto; presentatevi pure, e state fermi; e voi vedrete ciò che il Signore farà inverso voi per vostra salvazione; o Giuda, e Gerusalemme, non temiate, e non vi spaventate; domani uscite incontro a loro, e il Signore sarà con voi. 18 Allora Giosafat s’inchinò con la faccia verso terra; e tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, si gittarono giù davanti al Signore, per adorarlo. 19 Ed i Leviti, d’infra i Chehatiti, e i Coriti, si levarono per lodare il Signore Iddio d’Israele ad altissima voce.

20 E la mattina seguente, il popolo si levò a buon’ora, ed uscì fuori verso il deserto di Tecoa; e, mentre usciva, Giosafat si fermò, e disse: Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme; credete al Signore Iddio vostro, e voi sarete assicurati; credete a’ profeti di esso, e voi prospererete. 21 E, tenuto consiglio col popolo, costituì de’ cantori che cantassero al Signore, e lodassero la santa sua Maestà; e camminando dinanzi alla gente di guerra, dicessero: Celebrate il Signore; perciocchè la sua benignità è in eterno. 22 E nel medesimo tempo ch’essi cominciarono il canto di trionfo, e le laudi, il Signore pose agguati fra i figliuoli di Ammon, e i Moabiti, e que’ del monte di Seir, i quali venivano contro a Giuda, ed essi si percossero gli uni gli altri. 23 Ed i figliuoli di Ammon, e i Moabiti, si presentarono in battaglia contro agli abitanti del monte di Seir, per distruggerli, e per disperderli; e quando ebbero finito con gli abitanti di Seir, si aiutarono gli uni gli altri a disfarsi. 24 Ora, quando que’ di Giuda furono giunti fino a Mispa, che riguarda verso il deserto, si voltarono verso quella moltitudine; ed ecco, tutti erano corpi morti, che giacevano per terra, e non n’era scampato alcuno. 25 Allora Giosafat, e la sua gente, vennero per predar le loro spoglie; e fra i lor corpi morti trovarono molte ricchezze, e cari arredi; e ne predarono tante, che non bastavano a portarle; e stettero tre giorni a predar le spoglie; perciocchè erano in gran quantità. 26 Poi, al quarto giorno, si adunarono nella Valle, detta di Benedizione; perciocchè quivi benedissero il Signore; per questa cagione quel luogo è stato chiamato Valle di Benedizione infino a questo giorno. 27 E tutta la gente di Giuda, e di Gerusalemme, e Giosafat in capo di essi, si rimisero in cammino, per ritornarsene in Gerusalemme, con allegrezza; perciocchè il Signore avea loro data allegrezza de’ lor nemici. 28 E, giunti in Gerusalemme, entrarono con salteri, e con cetere, e con trombe, nella Casa del Signore. 29 E lo spavento di Dio fu sopra tutti i regni di que’ paesi, quando intesero che il Signore avea combattuto contro a’ nemici d’Israele. 30 E il regno di Giosafat ebbe quiete; e l’Iddio suo gli diè riposo d’ogn’intorno.

31 Così Giosafat regnò sopra Giuda. Egli era di età di trentacinque anni, quando cominciò a regnare, e regnò venticinque anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Azuba, figliuola di Silhi. 32 Ed egli camminò nella via di Asa, suo padre, e non se ne rivolse, facendo ciò che piace al Signore. 33 Nondimeno gli alti luoghi non furono tolti via; non avendo il popolo ancora addirizzato il cuore suo all’Iddio de’ suoi padri. 34 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Giosafat, primi ed ultimi, ecco, sono scritti nel libro di Iehu, figliuolo di Hanani, il quale è stato inserito nel libro dei re d’Israele. 35 Ora, dopo quelle cose, Giosafat, re di Giuda, fece compagnia con Achazia, re d’Israele, le cui opere erano empie. 36 E lo prese in sua compagnia, per far navi, per far viaggi in Tarsis; e fecero le navi in Esion-gheber. 37 Allora Eliezer, figliuolo di Dodava, da Maresa, profetizzò contro a Giosafat, dicendo: Conciossiachè tu abbi fatta compagnia con Achazia, il Signore ha dissipate le tue opere. E le navi furono rotte, e non poterono fare il viaggio in Tarsis.

21:1 POI Giosafat giacque co’ suoi padri, e con essi fu seppellito nella Città di Davide; e Gioram, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 2 Or esso avea de’ fratelli, figliuoli di Giosafat, cioè: Azaria, e Iehiel, e Zaccaria, ed Azaria, e Micael, e Sefatia. Tutti costoro erano figliuoli di Giosafat, re di Israele. 3 E il padre loro avea loro fatti gran doni d’argento, e d’oro, e di robe preziose, con alcune città forti nel paese di Giuda; ma avea dato il regno a Gioram; perciocchè egli era il primogenito. 4 E Gioram, essendo salito al regno di suo padre, si fortificò, ed uccise con la spada tutti i suoi fratelli, ed anche alcuni de’ capi d’Israele. 5 Gioram era d’età di trentadue anni, quando cominciò a regnare; e regnò otto anni in Gerusalemme. 6 E camminò per la via dei re d’Israele, come faceva la casa di Achab; perciocchè egli avea per moglie la figliuola di Achab. Così fece quello che dispiace al Signore. 7 Nondimeno il Signore non volle distruggere la casa di Davide, per amor del patto ch’egli avea fatto con Davide; e secondo ch’egli avea detto, che darebbe a lui ed a’ suoi figliuoli, in perpetuo, una lampana accesa. 8 Al tempo di esso, gl’Idumei si ribellarono dall’ubbidienza di Giuda, e costituirono sopra loro un re. 9 Perciò Gioram passò in Idumea, co’ suoi capitani, e con tutti i suoi carri; ed avvenne che, essendosi egli mosso di notte, percosse gl’Idumei che l’aveano intorniato, ed i capitani de’ carri. 10 Nondimeno gl’Idumei sono perseverati nella lor ribellione dall’ubbidienza di Giuda infino a questo giorno. In quell’istesso tempo Libna si ribellò dall’ubbidienza di Gioram; perciocchè egli avea abbandonato il Signore Iddio de’ suoi padri. 11 Egli fece ancora degli alti luoghi nei monti di Giuda, e fece fornicar gli abitanti di Gerusalemme, e diede lo spianto a Giuda.

12 Allora gli venne uno scritto da parte del profeta Elia, di questo tenore: Così ha detto il Signore Iddio di Davide, tuo padre: Perciocchè tu non sei camminato per le vie di Giosafat, tuo padre, nè per le vie di Asa, re di Giuda; 13 anzi sei camminato per la via dei re di Israele, ed hai fatto fornicar Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, come la casa di Achab ha fatto fornicare Israele; ed oltre a ciò, hai uccisi i tuoi fratelli, la famiglia di tuo padre, i quali erano migliori di te; 14 ecco, il Signore percoterà di una gran piaga il tuo popolo, e i tuoi figliuoli, e le tue mogli, e tutti i tuoi beni. 15 E percoterà la tua persona di grandi infermità, d’infermità d’interiora, talchè le tue interiora usciranno fuori per l’infermità che durerà un anno dopo l’altro. 16 Il Signore adunque eccitò contro a Gioram lo spirito de’ Filistei, e degli Arabi, che son presso agli Etiopi. 17 Ed essi salirono contro a Guida, ed essendo entrati dentro a forza, predarono tutte le ricchezze che furono ritrovate nella casa del re; ed anche ne menarono prigioni i suoi figliuoli, e le sue mogli, talchè non gli restò alcun figliuolo, se non Gioachaz, il più piccolo de’ suoi figliuoli. 18 E dopo tutte queste cose, il Signore lo percosse d’una infermità incurabile nelle interiora. 19 Ed avvenne che, passato un anno dopo l’altro, al tempo che il termine de’ due anni spirava, le interiora gli uscirono fuori, insieme con l’infermità; ed egli morì in gravi dolori; e il suo popolo non arse per lui alcuni aromati, come avea fatto per li suoi padri. 20 Egli era d’età di trentadue anni, quando cominciò a regnare, e regnò otto anni in Gerusalemme, e se ne andò senza esser desiderato; e fu seppellito nella Città di Davide, ma non già nelle sepolture dei re.

22:1 E GLI abitanti di Gerusalemme costituirono re, in luogo suo, Achazia, suo figliuolo minore; perciocchè quelle schiere ch’erano venute in armi con gli Arabi, aveano uccisi tutti i maggiori. Così regnò Achazia, figliuolo di Gioram, re di Giuda. 2 Achazia era d’età di quarantadue anni, quando cominciò a regnare, e regnò un anno in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Atalia, figliuola di Omri. 3 Anch’egli camminò nelle vie della casa di Achab; perciocchè sua madre gli era consigliera a far male. 4 Egli adunque fece ciò che dispiace al Signore, come la casa di Achab; perciocchè, dopo la morte di suo padre, essi furono suoi consiglieri a sua perdizione. 5 Ed anche, seguitando il lor consiglio, andò con Gioram, figliuolo di Achab, re d’Israele, alla guerra contro ad Hazael, re di Siria, in Ramot di Galaad. E i Siri ferirono Gioram. 6 Ed egli se ne ritornò, per farsi medicare in Izreel; perciocchè egli avea delle ferite ch’egli avea ricevute in Rama, mentre egli combatteva con Hazael, re di Siria. Ed Azaria, figliuolo di Gioram re di Giuda, andò a visitare Gioram, figliuolo di Achab, in Izreel; perciocchè egli era infermo. 7 E ciò che egli venne a Gioram, procedette da Dio per la ruina di Achazia; perciocchè, essendo venuto, egli uscì con Gioram contro a Iehu, figliuolo di Nimsi, il quale il Signore avea unto per distruggere la casa di Achab. 8 E quando Iehu faceva la punizione della casa di Achab, trovò i principali di Giuda, e i figliuoli de’ fratelli di Achazia, i quali servivano ad Achazia, e li uccise. 9 E cercò Achazia, ed egli fu preso, essendo nascosto in Samaria, e fu menato a Iehu, ed ucciso; e poi fu seppellito; perciocchè fu detto: Egli è il figliuolo di Giosafat, il quale ricercò il Signore con tutto il suo cuore. E non vi fu alcuno della casa di Achazia che avesse il potere di farsi re.

10 ED Atalia, madre di Achazia, avendo veduto che il suo figliuolo era morto, si levò, e distrusse tutta la progenie reale della casa di Giuda. 11 Ma Iosabat, figliuola del re Gioram, prese Gioas, figliuolo di Achazia, e lo tolse furtivamente d’infra i figliuoli del re che si uccidevano; e lo mise, con la sua balia, nella camera de’ letti. Così Iosabat, figliuola del re Gioram, moglie del sacerdote Gioiada, lo nascose d’innanzi ad Atalia; perciocchè era sorella di Achazia; talchè Atalia non lo fece morire. 12 Ed egli stette con loro nascosto nella Casa di Dio lo spazio di sei anni; ed in quel mezzo tempo Atalia regnava sopra il paese.

23:1 Ma l’anno settimo, Gioiada si fortificò, e prese seco questi capi di centinaia, coi quali egli fece lega, cioè: Azaria, figliuolo di Ieroham; ed Ismaele, figliuolo di Iohanan; ed Azaria, figluolo di Obed; e Maaseia, figliuolo di Adaia; ed Elisafat, figliuolo di Zicri. 2 Ed essi andarono attorno per lo paese di Giuda, ed adunarono, da tutte le città di Giuda, i Leviti e i capi delle famiglie paterne d’Israele; e vennero in Gerusalemme. 3 E tutta quella raunanza fece lega col re, nella Casa di Dio. E Gioiada disse loro: Ecco, il figliuol del re regnerà, come il Signore ha promesso a’ figliuoli di Davide. 4 Questo è quello che voi farete: La terza parte di voi, cioè quelli ch’entrano in settimana, così sacerdoti come Leviti, sieno per portinai alle soglie delle porte; 5 e l’altra terza parte alla casa del re; e l’altra terza parte alla porta del fondamento; e tutto il popolo sia ne’ cortili della Casa del Signore. 6 E niuno entri nella Casa del Signore, se non i sacerdoti, ed i ministri d’infra i Leviti; essi entrino, perciocchè sono santificati; ma tutto il popolo osservi ciò che il Signore ha comandato che si osservi. 7 Ed i Leviti circondino il re d’ogn’intorno, avendo ciascuno le sue arme in mano; e sia fatto morire chiunque entrerà nella Casa; e siate col re, quando egli entrerà, e quando uscirà fuori. 8 I Leviti adunque, e tutto Giuda, fecero interamente secondo che il sacerdote Gioiada avea comandato, e presero ciascuno la sua gente, cioè, quelli ch’entravano in settimana e quelli che ne uscivano; perciocchè il sacerdote Gioiada non licenziò gli spartimenti. 9 E il sacerdote Gioiada diede a’ capi di centinaia le lance e gli scudi, e i pavesi, ch’erano stati del re Davide, ed erano nella Casa di Dio. 10 E fece star tutta quella gente, ciascuno con la sua arme in mano, dal lato destro della Casa fino al sinistro, presso dell’Altare, e della Casa, d’intorno al re. 11 Allora il figliuolo del re fu menato fuori, e fu posta sopra lui la benda, e gli ornamenti reali, e fu dichiarato re. E Gioiada ed i suoi figliuoli l’unsero, e dissero: Viva il re.

12 Ed Atalia udì il romore del popolo, de’ sergenti, e di quelli che cantavano laudi presso del re; e venne al popolo nella Casa del Signore. 13 E riguardò, ed ecco, il re era in piè, sopra il suo pergolo, all’entrata; e i capitani, e i trombettieri, erano appresso del re, con tutto il popolo del paese, che si rallegrava, e sonava con le trombe; parimente i cantori, con istrumenti musicali; e i mastri del canto di laudi. Allora Atalia si stracciò le vesti, e disse: Congiura, congiura. 14 E il sacerdote Gioiada fece uscir fuori i capi di centinaia, che comandavano a quell’esercito, e disse loro: Menatela fuor degli ordini; e chi le andrà dietro, sia ucciso con la spada. Perciocchè il sacerdote avea detto: Non fatela morire nella Casa del Signore. 15 Essi adunque le fecero far largo; e, come ella se ne veniva nella casa del re, per l’entrata della porta de’ cavalli, fu quivi uccisa. 16 E Gioiada trattò patto fra sè e tutto il popolo, e il re, che sarebbero popolo del Signore. 17 E tutto il popolo entrò nel tempio di Baal, e lo disfece, e spezzò gli altari, e le imagini di esso; ed uccise Mattan, sacerdote di Baal, davanti agli altari. 18 E Gioiada dispose gli ufficii della Casa del Signore fra le mani de’ sacerdoti Leviti, i quali Davide avea costituiti, per certi spartimenti, sopra la Casa del Signore, per offerire olocausti al Signore, secondo ch’è scritto nella Legge di Mosè; e ciò fu fatto con allegrezza, e con cantici, secondo la disposizione di Davide. 19 Costituì, oltre a ciò, i portinai alle porte della Casa del Signore; acciocchè niuno immondo per qualunque cosa vi entrasse. 20 Poi prese i capi delle centinaia, e gli uomini illustri, e quelli che aveano il reggimento del popolo, e tutto il popolo del paese; e condusse il re a basso, fuor della Casa del Signore; e passando per mezzo la porta alta, vennero nella casa del re, e fecero sedere il re sopra il trono reale. 21 E tutto il popolo del paese si rallegrò, e la città fu in quiete, dopo che Atalia fu stata uccisa con la spada.

24:1 GIOAS era d’età di sette anni, quando cominciò a regnare; e regnò quarant’anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Sibia, da Beerseba. 2 E Gioas fece quello che piace al Signore tutto il tempo del sacerdote Gioiada. 3 E Gioiada gli prese due mogli; ed egli generò figliuoli e figliuole. 4 Dopo questo venne in cuore a Gioas di ristorare la Casa del Signore. 5 Perciò adunò i sacerdoti e i Leviti, e disse loro: Andate per le città di Giuda, e raccogliete, anno per anno, da tutto Israele, danari per ristorar la Casa dell’Iddio vostro; e voi sollecitate questo affare. Ma i Leviti non lo sollecitarono. 6 E il re chiamò Gioiada, sommo sacerdote, e gli disse: Perchè non hai tu usata diligenza, che i Leviti portassero da Giuda, e da Gerusalemme, la colta di Mosè, servitor del Signore, e della raunanza d’Israele, per lo Tabernacolo della Testimonianza? 7 Conciossiachè la scellerata Atalia, ed i suoi figliuoli avessero fatte delle rotture nella Casa di Dio; ed anche avessero adoperate per i Baali tutte le cose consacrate della Casa del Signore. 8 Il re adunque comandò che si facesse una cassetta, e che quella si mettesse alla porta della Casa del Signore, di fuori. 9 Poi fu fatta una grida per Giuda ed in Gerusalemme, che si portasse al Signore la colta che Mosè, servitor di Dio, avea fatta sopra Israele nel deserto. 10 E tutti i capi, e tutto il popolo, la portavano allegramente, e la gittavano nella cassetta, finchè fu finita l’opera. 11 Ora, quando la cassetta si portava, per le mani de’ Leviti, a quelli ch’erano deputati del re il che si faceva, quando vedevano che vi erano dentro danari assai, il segretario del re, ed un commessario del sommo sacerdote venivano, e vuotavano la cassetta; poi la riportavano, e la rimettevano nel suo luogo. Così facevano ogni giorno; e raccolsero gran quantità di danari. 12 E il re, e Gioiada, davano que’ danari a quelli che aveano la cura dell’opera che si faceva per lo servigio della Casa del Signore; ed essi ne prezzolavano scarpellini, e legnaiuoli, per rinnovar la Casa del Signore; ed anche fabbri di ferro e di rame, per ristorarla. 13 Coloro adunque che aveano la cura dell’opera, si adoperarono; e l’opera fu ristorata per le lor mani; ed essi rimisero la Casa di Dio nello stato suo, e la rinforzarono. 14 E quando ebber finito, portarono davanti al re, e davanti a Gioiada, il rimanente de’ danari; ed egli li impiegò in arredi per la Casa del Signore, in arredi per fare il servigio, e per offerir sacrificii, ed in coppe, ed altri vasellamenti d’oro e d’argento. E nel tempo di Gioiada, furono del continuo offerti olocausti nella Casa del Signore.

15 Or Gioiada, essendo diventato vecchio e sazio di giorni, morì. Egli era d’età di centotrent’anni, quando morì. 16 E fu seppellito nella Città di Davide coi re; perciocchè egli avea fatto bene assai inverso Israele, ed inverso Iddio, e la sua Casa. 17 E dopo che Gioiada fu morto, i capi di Giuda vennero al re, e si prostesero davanti a lui; allora egli attese a loro. 18 Ed essi lasciarono la Casa del Signore Iddio de’ lor padri, e servirono a’ boschi ed agl’idoli; laonde vi fu indegnazione contro a Giuda, e contro a Gerusalemme, per questa lor colpa. 19 E benchè il Signore mandasse loro de’ profeti, per convertirli a sè, e ch’essi protestassero loro, non però prestarono l’orecchio. 20 E lo Spirito di Dio investì Zaccaria, figliuolo del sacerdote Gioiada. Ed egli, stando in piè disopra al popolo, disse loro: Così ha detto Iddio: Perchè trasgredite voi i comandamenti del Signore? Voi non prospererete: perciocchè voi avete abbandonato il Signore, egli altresì vi abbandonerà. 21 Ed essi fecero congiura contro a lui, e lo lapidarono, per comandamento del re, nel cortile della Casa del Signore. 22 E il re Gioas non si ricordò della benignità usata da Gioiada, padre di esso, inverso lui; anzi uccise il suo figliuolo. Ora, mentre egli moriva, disse: Il Signore lo vegga, e ne ridomandi conto. 23 Ed avvenne, in capo all’anno, che l’esercito de’ Siri salì contro a Gioas; e venne in Giuda ed in Gerusalemme; ed ammazzarono d’infra il popolo tutti i capi di esso; e mandarono tutte le spoglie loro al re in Damasco. 24 E benchè l’esercito de’ Siri fosse venuto con poca gente, nondimeno il Signore diede loro nelle mani un esercito grandissimo; perciocchè aveano abbandonato il Signore Iddio de’ padri loro; ed i Siri eseguirono i giudicii sopra Gioas. 25 E, quando si furono partiti da lui, perciocchè l’aveano lasciato in gran languori, i suoi servitori fecero congiura contro a lui, per cagione dell’omicidio de’ figliuoli del sacerdote Gioiada, e l’uccisero in sul suo letto. Così morì, e fu seppellito nella Città di Davide, ma non già nelle sepolture dei re. 26 Ora, questi son quelli che congiurarono contro a lui: Zabad, figliuolo di Simat, donna Ammonita; e Iozabad, figliuolo di Simrit, donna Moabita. 27 Ora, quant’è a’ figliuoli di esso, ed alla gran colta di danari che fu fatta per lui, ed alla fondazione della Casa di Dio; ecco, queste cose sono scritte nella storia del libro dei re. Ed Amasia, suo figliuolo, regnò in luogo suo.
25:1 AMASIA, essendo d’età di venticinque anni, cominciò a regnare, e regnò ventinove anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Ioaddan, da Gerusalemme. 2 Ed egli fece ciò che piace al Signore, non però di cuore intiero. 3 Ora, come egli fu ben fermo nel regno, egli uccise i suoi servitori che aveano percosso il re, suo padre. 4 Ma non fece morire i lor figliuoli; anzi fece come è scritto nella Legge, nel libro di Mosè, nel quale il Signore ha comandato che i padri non muoiano per li figliuoli, nè i figliuoli per li padri; anzi, che ciascuno muoia per lo suo proprio peccato. 5 Poi Amasia adunò que’ di Giuda; e di quelli costituì, secondo le lor famiglie paterne, capi di migliaia, e capi di centinaia, per tutto Giuda e Beniamino; e li annoverò dall’età di vent’anni in su: e trovò ch’erano trecentomila uomini di guerra scelti, che portavano lancia e scudo. 6 Soldò, oltre a ciò, d’Israele centomila uomini di valore, con cento talenti d’argento. 7 Ma un uomo di Dio venne a lui, dicendo: O re, l’esercito d’Israele non vada teco; perciocchè il Signore non è con Israele, nè con tutti i figliuoli di Efraim. 8 Altrimenti, va’ pure, e portati valorosamente nella battaglia; Iddio ti farà cadere davanti al nemico; perciocchè Iddio ha il potere di soccorrere, e di far cadere. 9 Ed Amasia disse all’uomo di Dio: E che deve farsi de’ cento talenti che io ho dati alle schiere d’Israele? E l’uomo di Dio disse: Egli è nel potere del Signore di darti molto più di questo. 10 Amasia dunque separò le schiere ch’erano venute a lui di Efraim, acciocchè se ne andassero al luogo loro; laonde si adirarono gravemente contro a Giuda, e se ne ritornarono alle loro stanze, accesi nell’ira. 11 Ed Amasia si fortificò, e condusse la sua gente; e andò alla valle del sale, e percosse i figliuoli di Seir, in numero di diecimila. 12 I figliuoli di Giuda presero eziandio prigioni diecimila uomini vivi, e li menarono in cima di Sela, e li gittarono a basso dalla rupe; e tutti creparono. 13 Ma le schiere che Amasia avea rimandate, acciocchè non andassero con lui alla guerra, scorsero sopra le città di Giuda, da Samaria, fino in Bet-horon; e percossero tremila uomini di quella, e fecero una gran preda.

14 Ed Amasia, ritornando dalla sconfitta degl’Idumei, portò gl’iddii de’ figliuoli di Seir, e se li rizzò per dii, e li adorò, e fece loro profumi. 15 Laonde l’ira del Signore si accese contro ad Amasia; ed egli gli mandò un profeta a dirgli: Perchè hai tu ricercati gl’iddii di un popolo, i quali non hanno salvato il lor proprio popolo dalla tua mano? 16 Ma mentre colui parlava al re, egli gli disse: Sei tu stato dato al re per consigliere? resta; perchè saresti ucciso? Il profeta dunque restò; ma pur disse: Io so che il consiglio di Dio è di perderti, perchè tu hai fatto questo, e non hai ubbidito al mio consiglio.

17 Or Amasia, re di Giuda, prese consiglio, e mandò a dire a Gioas, figliuolo di Gioachaz, figliuolo di Iehu re d’Israele: Vieni, veggiamoci l’un l’altro in faccia. 18 E Gioas, re d’Israele, mandò a dire ad Amasia, re di Giuda: Uno spino del Libano mandò già a dire al cedro del Libano: Da’ la tua figliuola per moglie al mio figliuolo; ma le fiere del Libano, passando, calpestarono lo spino. 19 Tu hai detto: Ecco, io ho percossi gl’Idumei; e però il tuo cuore ti ha innalzato per glorificarti; rimantene ora in casa tua; perchè ti rimescoleresti in un male, per lo quale caderesti tu e Giuda teco? 20 Ma Amasia non gli diè d’orecchio; perciocchè quella cosa procedeva da Dio, per dar que’ di Giuda in mano de’ lor nemici; perciocchè aveano ricercati gl’iddii di Edom. 21 Gioas adunque, re d’Israele, salì; ed egli, ed Amasia, re di Giuda, si videro l’un l’altro in faccia, in Bet-semes, città di Giuda. 22 E Giuda fu sconfitto da Israele; e ciascuno fuggì alle sue stanze. 23 E Gioas, re d’Israele, prese prigione Amasia, re di Giuda, figliuolo di Gioas, figliuolo di Gioachaz, in Bet-semes, e lo menò in Gerusalemme; e fece una rottura nel muro di Gerusalemme, dalla porta di Efraim fino alla porta del cantone lo spazio di quattrocento cubiti. 24 E prese tutto l’oro e l’argento, e tutti i vasellamenti che si trovarono nelle Casa di Dio, appo Obed-Edom, e ne’ tesori della Casa del re; prese eziandio stadichi; poi se ne ritornò in Samaria. 25 Ed Amasia, figliuolo di Gioas, re di Giuda, visse quindici anni dopo la morte di Gioas, figliuolo di Gioachaz, re d’Israele. 26 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Amasia, primi ed ultimi; ecco, non sono essi scritti nel libro dei re di Giuda e d’Israele? 27 Ora, dal tempo che Amasia si fu rivolto dal Signore, alcuni fecero una congiura contro a lui in Gerusalemme, ed egli se ne fuggì in Lachis; ma essi mandarono dietro a lui in Lachis, e quivi lo fecero morire. 28 E di là fu portato sopra cavalli, e fu seppellito nella città di Giuda co’ suoi padri.

26:1 ALLORA tutto il popolo di Giuda prese Uzzia, il quale era d’età di sedici anni, e lo costituì re, in luogo di Amasia, suo padre. 2 Egli edificò Elot, e la racquistò a Giuda dopo che il re fu giaciuto co’ suoi padri. 3 Uzzia era d’età di sedici anni quando cominciò a regnare; e regnò cinquantadue anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Iecolia, da Gerusalemme. 4 Ed egli fece ciò che piace al Signore; interamente come avea fatto Amasia, suo padre. 5 E si diede a ricercare Iddio, mentre visse Zaccaria, uomo intendente nelle visioni di Dio; e mentre egli ricercò il Signore, Iddio lo fece prosperare. 6 Ed egli uscì, e fece guerra co’ Filistei, e fece delle rotture nelle mura di Gat, e nelle mura di Iabne, e nelle mura di Asdod; ed edificò delle città nel paese di Asdod, e degli altri Filistei. 7 E Iddio gli diede aiuto contro a’ Filistei, e contro agli Arabi che abitavano in Gurbaal, e contro a’ Maoniti. 8 Gli Ammoniti eziandio davano presenti ad Uzzia; e il suo nome andò fino in Egitto; perciocchè egli si fece sommamente potente. 9 Uzzia edificò ancora delle torri in Gerusaelemme, alla porta del cantone, e alla porta della valle, ed al cantone; e le fortificò. 10 Edificò ancora delle torri nel deserto e vi cavò molti pozzi; perciocchè egli avea gran quantitià di bestiame, come anche nella campagna, e nella pianura; avea eziandio de’ lavoratori, e dei vignaiuoli ne’ monti, ed in Carmel; perciocchè egli amava l’agricoltura. 11 Ed Uzzia avea un esercito di gente di guerra, che andava alla guerra per ischiere, secondo il numero della lor rassegna, fatta per mano di Ieiel segretario, e di Maaseia commessario, sotto la condotta di Hanania, l’uno de’ capitani del re. 12 Tutto il numero de’ capi della gente di valore, distinta per famiglie paterne, era di duemila seicento. 13 Ed essi aveano sotto la lor condotta un esercito di trecensettemila cinquecento prodi e valorosi guerrieri, per soccorrere il re contro al nemico. 14 Ed Uzzia preparò a tutto quell’esercito scudi, e lance, ed elmi, e corazze, ed archi, e frombole a trar pietre. 15 Fece, oltre a ciò, in Gerusalemme degl’ingegni d’arte d’ingegnere, per metterli sopra le torri, e sopra i canti, per trar saette e pietre grosse. E la sua fama andò lungi perciocchè egli fu maravigliosamente soccorso, finchè fu fortificato.

16 Ma quando egli fu fortificato, il cuor suo s’innalzò, fino a corrompersi; e commise misfatto contro al Signore Iddio suo, ed entrò nel Tempio del Signore, per far profumo sopra l’altar de’ profumi. 17 Ma il sacerdote Azaria entrò dietro a lui, avendo seco ottanta sacerdoti del Signore, uomini valenti; 18 ed essi si opposero al re Uzzia, e gli dissero: Non istà a te, o Uzzia, il far profumo al Signore; anzi a’ sacerdoti, figliuoli di Aaronne, che son consacrati per far profumi; esci fuori del Santuario; perciocchè tu hai misfatto, e ciò non ti tornerà in gloria da parte del Signore Iddio. 19 Allora Uzzia si adirò, avendo in mano il profumo da incensare; ma mentre si adirava contro a’ sacerdoti, la lebbra gli nacque in su la fronte in presenza dei sacerdoti nella Casa del Signore, d’in su l’altar de’ profumi. 20 E il sommo sacerdote Azaria, e tutti i sacerdoti lo riguardarono, ed ecco, egli era lebbroso nella fronte; ed essi lo fecero prestamente uscir di là; ed egli ancora si gittò fuori per uscire; perciocchè il Signore l’avea percosso. 21 E il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte, ed abitò così lebbroso in una casa in disparte; perciocchè fu separato della Casa del Signore; e Iotam, suo figliuolo, era mastro del palazzo reale, e rendeva ragione al popolo del paese. 22 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Uzzia, primi ed ultimi, il profeta Isaia, figliuolo di Amos, li ha descritti. 23 Ed Uzzia giacque co’ suoi padri e fu seppellito co’ suoi padri nel campo delle sepolture dei re; perciocchè fu detto: Egli è lebbroso. E Iotam, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

27:1 IOTAM era d’età di venticinque anni, quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Ierusa, figliuola di Sadoc. 2 Ed egli fece ciò che piace al Signore, interamente come avea fatto Uzzia, suo padre; se non che non entrò nel Tempio del Signore; nondimeno il popolo era ancora corrotto. 3 Egli edificò la porta alta della Casa del Signore; edificò ancora assai nel muro di Ofel. 4 Edificò eziandio delle città nelle montagne di Giuda, e delle castella, e delle torri ne’ boschi. 5 E combattè contro al re de’ figliuoli di Ammon, e vinse gli Ammoniti. Ed in quell’anno essi gli diedero cento talenti d’argento, e diecimila cori di grano, ed altrettanti d’orzo; cotanto ancora gli pagarono i figliuoli di Ammon il secondo ed il terzo anno. 6 Iotam adunque si fortificò; perciocchè egli avea addirizzate le sue vie nel cospetto del Signore Iddio suo. 7 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Iotam, e tutte le sue battaglie, e i suoi portamenti; ecco, queste cose sono scritte nel libro dei re d’Israele e di Giuda. 8 Egli era d’età di venticinque anni, quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni in Gerusalemme. 9 Poi Iotam giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nella Città di Davide. Ed Achaz, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

28:1 ACHAZ era d’età di vent’anni, quando cominciò a regnare; e regnò sedici anni in Gerusalemme; e non fece ciò che piace al Signore, come Davide, suo padre. 2 Anzi camminò per le vie dei re d’Israele; ed anche fece delle statue di getto a’ Baali. 3 Ed incensò nella valle del figliuolo di Hinnom, e arse de’ suoi figliuoli col fuoco, seguendo le abbominazioni delle genti, le quali il Signore avea scacciate d’innanzi a’ figliuoli d’Israele. 4 Egli sacrificava eziandio, e faceva profumi negli alti luoghi, e sopra i colli, e sotto ogni albero verdeggiante. 5 Laonde il Signore Iddio suo lo diede in mano del re de’ Siri; ed essi lo sconfissero, e presero prigione una gran moltitudine della sua gente, e la menarono in Damasco. Egli fu eziandio dato in mano del re d’Israele, il quale lo sconfisse d’una grande sconfitta.

6 E Peca, figliuolo di Remalia, uccise in un giorno cenventimila uomini di Giuda, tutti uomini di valore; perciocchè aveano abbandonato il Signore Iddio de’ lor padri. 7 E Zicri, uomo possente di Efraim, uccise Maaseia, figliuolo del re, e Azricam, mastro del palazzo, ed Elcana, la seconda persona dopo il re. 8 E i figliuoli d’Israele menarono prigioni dugentomila persone de’ lor fratelli, tra donne, figliuoli e figliuole; e anche fecero sopra loro una gran preda, la quale conducevano in Samaria. 9 Or quivi era un profeta del Signore, il cui nome era Oded; ed egli uscì incontrò all’esercito, ch’entrava in Samaria; e disse loro: Ecco, il Signore Iddio de’ vostri padri, perchè era adirato contro a Giuda, ve li ha dati nelle mani; e voi ne avete uccisi a furore tanti, che il numero arriva infino al cielo. 10 E pure ancora al presente voi deliberate di sottomettervi per servi, e per serve, i figliuoli di Giuda e di Gerusalemme. Non è egli vero, che già non v’è altro in voi, se non colpe contro al Signore Iddio vostro? 11 Ora dunque, ascoltatemi, e riconducete i prigioni che avete presi d’infra i vostri fratelli; perciocchè v’è ira accesa del Signore contro a voi. 12 Allora certi uomini principali de’ capi de’ figliuoli di Efraim, cioè: Azaria, figliuolo di Iohanan, Berechia, figliuolo di Messillemot, Ezechia, figliuolo di Sallum, ed Amasa, figliuolo di Haldai, si levarono contro a quelli che venivano dalla guerra, e dissero loro: 13 Voi non menerete qua entro questi prigioni; perciocchè ciò che voi pensate fare è per renderci colpevoli appo il Signore, accrescendo il numero de’ nostri peccati e delle nostre colpe; conciossiachè noi siamo grandemente colpevoli, e vi sia ira accesa contro ad Israele. 14 Allora gli uomini di guerra rilasciarono i prigioni e la preda, in presenza dei capi e di tutta la raunanza. 15 E quegli uomini suddetti si levarono, e presero i prigioni, e vestirono delle spoglie tutti que’ di loro ch’erano ignudi; e dopo averli rivestiti e calzati, diedero loro da mangiare e da bere, e li unsero; e ricondussero sopra degli asini quelli d’infra loro che non si potevano reggere; e li menarono in Gerico, città delle palme, appresso i lor fratelli; poi se ne ritornarono in Samaria.

16 In quel tempo il re Achaz mandò ai re degli Assiri per soccorso. 17 Or anche gl’Idumei erano venuti, ed aveano percosso Giuda, e ne aveano menati de’ prigioni. 18 Ed anche i Filistei erano scorsi sopra le città della pianura, e della parte meridionale di Giuda, e aveano preso Bet-semes, ed Aialon, e Ghederot, e Soco, e le terre del suo territorio; e Timna, e le terre del suo territorio; e Ghimzo, e le terre del suo territorio; ed abitavano in esse. 19 Perciocchè il Signore avea abbassato Giuda per cagione di Achaz, re d’Israele; perciocchè egli avea cagionato una gran licenza in Giuda, ed avea commesso ogni sorte di misfatti contro al Signore. 20 E Tillegat-pilneser, re degli Assiri, venne a lui; ma egli lo mise in distretta, e non lo fortificò. 21 Perciocchè Achaz prese una parte de’ tesori della Casa del Signore, e della casa del re, e de’ principali del popolo; e li diede al re degli Assiri, il qual però non gli diede alcuno aiuto. 22 Ed al tempo ch’egli era distretto, egli continuava vie più a commetter misfatti contro al Signore; tale era il re Achaz. 23 E sacrificò agl’iddii di Damasco che l’aveano sconfitto, e disse: Poichè gl’iddii dei re di Siria li aiutano, io sacrificherò loro, acciocchè aiutino ancora me. Ma quelli gli furono cagione di far traboccar lui e tutto Israele. 24 Ed Achaz raccolse i vasellamenti della Casa di Dio e li spezzò; e serrò le porte della Casa del Signore, e si fece degli altari per tutti i canti di Gerusalemme. 25 E fece degli alti luoghi in ogni città di Giuda, per far profumi ad altri dii; ed irritò il Signore Iddio de’ suoi padri. 26 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Achaz, e tutti i suoi portamenti, primi ed ultimi, ecco, queste cose sono scritte nel libro dei re di Giuda e d’Israele. 27 Poi Achaz giacque co’ suoi padri, e fu seppellito in Gerusalemme, nella città; ma non fu messo nelle sepolture dei re d’Israele. Ed Ezechia, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

29:1 EZECHIA era d’età di venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò ventinove anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Abia, figliuola di Zaccaria. 2 Ed egli fece ciò che piace al Signore, interamente come avea fatto Davide, suo padre. 3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, egli aperse le porte della Casa del Signore, e le ristorò; 4 e fece venire i sacerdoti, e i Leviti, e li adunò nella piazza orientale. 5 E disse loro: O Leviti, ascoltatemi: santificatevi ora, e santificate la Casa del Signore Iddio dei vostri padri, e traete fuor del Santuario le cose immonde. 6 Perciocchè i nostri padri hanno misfatto, e fatto ciò che dispiace al Signore Iddio nostro, e l’hanno abbandonato, ed hanno rivolte le facce loro indietro dal Tabernacolo del Signore, e gli hanno volte le spalle. 7 Ed anche hanno serrate le porte del portico, ed hanno spente le lampane, e non hanno fatti profumi, nè offerti olocausti, nel luogo santo, all’Iddio d’Israele. 8 Laonde l’indegnazione del Signore è stata sopra Giuda e sopra Gerusalemme; ed egli li ha dati ad essere agitati, desolati e sufolati come voi vedete con gli occhi. 9 Ed ecco, i nostri padri son caduti per la spada; ed i nostri figliuoli, e le nostre figliuole, e le nostre mogli, sono in cattività per questo. 10 Ora, io ho in cuore di far patto col Signore Iddio d’Israele, acciocchè l’ardore della sua ira si storni da noi. 11 Figliuoli miei, ora non errate; perciocchè il Signore vi ha eletti, per presentarvi davanti a lui per servirgli, e per essergli ministri, e per fargli profumi.

12 Allora i Leviti si levarono, cioè: Mahat, figliuolo di Amasai, e Ioel, figliuolo di Azaria, d’infra i figliuoli de’ Chehatiti. E d’infra i figliuoli di Merari: Chis, figliuolo di Abdi, ed Azaria, figliuolo di Iehaleleel. E d’infra i Ghersoniti: Ioa, figliuolo di Zimma, ed Eden, figliuolo di Ioa. 13 E d’infra i figliuoli di Elisafan: Simri, e Ieiel; e d’infra i figliuoli di Asaf: Zaccaria e Mattania. 14 E d’infra i figliuoli di Heman: Iehiel, e Simi; e d’infra i figliuoli di Iedutun: Semaia ed Uzziel. 15 Ed essi adunarono i lor fratelli, e si santificarono, ed entrarono, secondo il comandamento del re, fatto per parole del Signore, per nettare la Casa del Signore. 16 Così i sacerdoti entrarono dentro alla Casa del Signore, per nettarla; e trassero fuori, nel cortile della Casa del Signore, tutte le cose immonde che trovarono nel Tempio del Signore; ed i Leviti le ricevevano per portarle fuori al torrente Chidron. 17 E cominciarono nel primo giorno del primo mese a santificare; e nell’ottavo giorno del medesimo mese vennero al portico del Signore, e santificarono la Casa del Signore, per lo spazio d’otto giorni; e nel sestodecimo giorno del medesimo mese ebbero finito. 18 Poi vennero al re Ezechia dentro in casa, e gli dissero: Noi abbiamo nettata tutta la Casa del Signore, e l’Altar degli olocausti, e tutti i suoi arredi, e la Tavola dove si dispongono i pani, con tutti i suoi strumenti. 19 Abbiamo eziandio ordinati e santificati tutti i vasellamenti, che il re Achaz avea per suo misfatto rimossi, mentre regnava; ed ecco, sono davanti all’Altare del Signore.

20 E il re Ezechia, levatosi la mattina, adunò i principali della città, e salì alla Casa del Signore. 21 Ed essi fecero addurre sette giovenchi, e sette montoni, e sette agnelli, e sette becchi per sacrificio per lo peccato, per lo regno, e per lo Santuario, e per Giuda. E il re disse a’ figliuoli d’Aaronne, sacerdoti, che offerissero quelli sopra l’Altare del Signore. 22 Essi adunque scannarono quei buoi; ed i sacerdoti ricevettero il sangue, e lo sparsero sopra l’Altare; poi scannarono i montoni, e ne sparsero il sangue sopra l’Altare. Scannarono eziandio gli agnelli, e ne sparsero il sangue sopra l’Altare. 23 Poi fecero accostare i becchi del sacrificio per lo peccato davanti al re, e davanti alla raunanza, i quali posarono le mani sopra essi. 24 Ed i sacerdoti li scannarono, e sparsero il lor sangue sopra l’altare, come sangue di sacrificio per lo peccato, per fare il purgamento per tutto Israele; perciocchè il re avea detto che si facesse questo olocausto, e questo sacrificio per lo peccato, per tutto Israele. 25 Il re ordinò eziandio de’ Leviti della Casa del Signore, con cembali, con salteri, e con cetere, secondo il comandamento di Davide, e di Gad, veggente del re, e del profeta Natan; perciocchè questo comandamento era stato dato dal Signore per li suoi profeti. 26 I Leviti adunque furono qui presenti con gl’instrumenti di Davide, ed i sacerdoti con le trombe. 27 Allora Ezechia comandò che si offerisse l’olocausto sopra l’Altare. Ed al tempo che si cominciò ad offerir l’olocausto, cominciò ancora il canto del Signore, e le trombe, e gli strumenti di Davide, re d’Israele. 28 E tutta la raunanza adorava, e si cantavano cantici, e le trombe sonavano; tutto ciò finchè l’olocausto fu compiuto. 29 E quando si fu finito di offerir l’olocausto, il re, e tutti quelli che si ritrovarono con lui s’inchinarono, e adorarono. 30 Poi il re Ezechia, e i principali, dissero a’ Leviti, che lodassero il Signore, con le parole di Davide, e del veggente Asaf. Ed essi lo lodarono con somma letizia, e s’inchinarono, e adorarono. 31 Allora Ezechia si mosse a dire: Ora, voi vi siete consacrati al Signore; accostatevi, e presentate i sacrificii, e le offerte di laudi, nella Casa del Signore. Così la raunanza presentò sacrificii, ed offerte di laudi; e chiunque fu di cuor volenteroso offerse olocausti. 32 E il numero degli olocausti che la raunanza presentò fu di settanta buoi, di cento montoni, e di dugent’agnelli; tutto ciò in olocausto al Signore. 33 E le altre bestie consacrate furono seicento buoi, e tremila montoni. 34 Ma i sacerdoti erano pochi, talchè non poterono scorticar tutti gli olocausti; e perciò i Leviti, lor fratelli, aiutarono loro, finchè l’opera fu compiuta, e finchè gli altri sacerdoti si fossero santificati; perciocchè i Leviti furono di cuore più diritto, per santificarsi, che i sacerdoti. 35 Ed anche vi era gran numero d’olocausti, oltre a’ grassi de’ sacrificii da render grazie, ed alle offerte da spandere degli olocausti. E così il servigio della Casa del Signore fu ristabilito. 36 Ed Ezechia, e tutto il popolo, si rallegrò che Iddio avesse così disposto il popolo; perciocchè questa cosa fu fatta subitamente.
30:1 POI Ezechia mandò a dire a tutto Israele, ed a Giuda, ed anche scrisse lettere ad Efraim ed a Manasse, che venissero alla Casa del Signore in Gerusalemme, per celebrar la Pasqua al Signore Iddio d’Israele. 2 Ora, il re, ed i suoi principali ufficiali, e tutta la raunanza, aveano preso consiglio in Gerusalemme, di celebrar la Pasqua nel secondo mese. 3 Conciossiachè non l’avessero potuta celebrare in quel tempo; perciocchè i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente, ed anche il popolo non era raunato in Gerusalemme. 4 E la cosa piacque al re, ed a tutta la raunanza; 5 e statuirono di far passare un bando per tutto Israele, da Beerseba fino in Dan, che si venisse a celebrar la Pasqua al Signore Iddio d’Israele, in Gerusalemme; perciocchè per l’addietro non l’aveano celebrata con quella frequenza che è scritta. 6 I corrieri adunque andarono, con lettere da parte del re, e de’ suoi principali ufficiali, per tutto Israele e Giuda, dicendo ancora a bocca, secondo il comandamento del re: Figliuoli d’Israele, convertitevi al Signore Iddio d’Abrahamo, d’Isacco, e d’Israele; ed egli si rivolgerà verso il rimanente di voi, che siete scampati delle mani dei re degli Assiri. 7 E non siate come i vostri padri, e come i vostri fratelli, che hanno misfatto contro al Signore Iddio de’ lor padri; laonde egli li ha messi in desolazione come voi vedete. 8 Ora, non indurate il vostro collo, come hanno fatto i vostri padri; porgete le mani al Signore, e venite al suo Santuario, il quale egli ha consacrato in perpetuo, e servite al Signore Iddio vostro; e l’ardor della sua ira si stornerà da voi. 9 Perciocchè, se voi vi convertite al Signore, i vostri fratelli ed i vostri figliuoli troveranno pietà appresso quelli che li hanno menati in cattività; eziandio per ritornare in questo paese, perciocchè il Signore Iddio vostro è pietoso e misericordioso, e non rivolgerà la sua faccia indietro da voi, se voi vi convertite a lui. 10 Que’ corrieri adunque passarono di città in città, nel paese di Efraim e di Manasse, e fino in Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro, e li scherniva. 11 Pur nondimeno alcuni uomini di Aser, e di Manasse, e di Zabulon, si umiliarono, e vennero in Gerusalemme. 12 La mano di Dio fu eziandio in Giuda, per dar loro un medesimo cuore, per far ciò che il re, ed i principali, aveano comandato, per parola del Signore.

13 Così si raunò in Gerusalemme un gran popolo, per celebrar la festa degli Azzimi, nel secondo mese; e vi fu una grandissima raunanza. 14 Ed essi si levarono, e tolsero via gli altari ch’erano in Gerusalemme, tolsero eziandio via tutti gli altari da far profumi, e li gittarono nel torrente Chidron. 15 Poi si scannò la Pasqua nel quartodecimo giorno del secondo mese. Or i sacerdoti ed i Leviti si erano vergognati, e s’erano santificati, ed aveano addotti olocausti nella Casa del Signore. 16 Laonde essi si presentarono a fare il loro ufficio, secondo che è loro ordinato per la Legge di Mosè, uomo di Dio; i sacerdoti spandevano il sangue, ricevendolo di man de’ Leviti. 17 Perciocchè molti erano nella raunanza, i quali non si erano santificati; e perciò i Leviti ebbero la cura di scannar gli agnelli della Pasqua per tutti coloro che non erano netti, per santificar quegli agnelli al Signore. 18 Perciocchè una gran parte del popolo, molti di Efraim, e di Manasse, e d’Issacar, e di Zabulon, non si erano purificati; anzi mangiarono la Pasqua altrimenti che non è scritto. Ma Ezechia pregò per loro, dicendo: 19 Il Signore, che è buono, sia placato inverso ciascuno che ha disposto il cuor suo a ricercare Iddio, il Signore Iddio de’ suoi padri; benchè ciò non sia stato secondo la purità del Santuario. 20 E il Signore esaudì Ezechia, e sanò il popolo.

21 Così i figliuoli d’Israele, che si ritrovarono in Gerusalemme, celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande allegrezza; e cantando i Leviti ed i sacerdoti laudi per ciascun giorno al Signore, e sonando con gli strumenti della gloria del Signore. 22 Ed Ezechia parlò affettuosamente a tutti i Leviti ch’erano bene intendenti nelle cose del servigio del Signore; ed essi mangiarono de’ sacrificii della festa, sette giorni, sacrificando sacrificii da render grazie, e celebrando il Signore Iddio de’ lor padri. 23 E tutta la raunanza prese consiglio di celebrare altri sette giorni; ed essi li celebrarono con allegrezza. 24 Perciocchè Ezechia, re di Giuda, presentò alla raunanza mille giovenchi, e settemila pecore; i principali presentarono anch’essi alla raunanza mille giovenchi, e diecimila pecore; e molti sacerdoti si erano santificati. 25 E tutta la raunanza di Giuda si rallegrò, come anche i sacerdoti, ed i Leviti, e tutta la raunanza di coloro ch’erano venuti d’Israele, e gli avveniticci ch’erano venuti dal paese d’Israele, ed abitavano in Giuda. 26 E vi fu grande allegrezza in Gerusalemme; perciocchè, dal tempo di Salomone, figliuolo di Davide, re d’Israele, non era avvenuta cosa tale in Gerusalemme. 27 Poi i sacerdoti Leviti si levarono, e benedissero il popolo; e la lor voce fu esaudita, e la loro orazione pervenne fino al cielo, all’abitacolo della santità del Signore.

31:1 Ora, dopo che tutte queste cose furono compiute, tutti gl’Israeliti, che si ritrovarono quivi, uscirono per le città di Giuda, e spezzarono le statue, e tagliarono i boschi, e disfecero gli alti luoghi, e gli altari di tutto Giuda, e Beniamino; il medesimo fecero ancora in Efraim, ed in Manasse, senza lasciarne alcuna cosa di resto. Poi tutti i figliuoli d’Israele ritornarono ciascuno alla sua possessione nelle lor terre. 2 EZECHIA ristabilì ancora gli spartimenti de’ sacerdoti e de’ Leviti, secondo gli spartimenti che n’erano stati fatti; ciascuno secondo il suo ministerio, sacerdoti e Leviti, per offerire olocausti e sacrificii da render grazie; per ministrare, e per celebrare e cantar laudi; e per istare alle porte del campo del Signore. 3 Ordinò eziandio la parte che il re fornirebbe delle sue facoltà per gli olocausti; per gli olocausti della mattina e della sera; e per gli olocausti de’ sabati, delle calendi, e delle feste solenni; come è scritto nella Legge del Signore; 4 e disse al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, che dessero a’ sacerdoti ed ai Leviti la parte loro; acciocchè prendessero animo di far ciò che la Legge del Signore comanda. 5 E quando questo comandamento fu divolgato, i figliuoli d’Israele portarono le primizie del frumento, del vino, e dell’olio, e del miele, e d’ogni frutto della campagna, in gran quantità; portarono ancora le decime d’ogni cosa abbondantemente. 6 I figliuoli d’Israele e di Giuda che abitavano nelle città di Giuda, addussero anch’essi le decime del grosso, e del minuto bestiame, e le decime delle cose sacre, consacrate al Signore Iddio loro; e le misero per mucchi. 7 Al terzo mese cominciarono ad accumulare que’ mucchi, ed al settimo mese finirono. 8 Ed Ezechia, ed i principali vennero, e videro que’ mucchi, e benedissero il Signore, ed il suo popolo Israele. 9 Ed Ezechia domandò i sacerdoti, e i Leviti, di que’ mucchi. 10 Ed Azaria, principal sacerdote, della famiglia di Sadoc, gli disse: Da che si è cominciato a portar questa offerta alla Casa del Signore, noi abbiamo mangiato, e siamo stati saziati; e anche n’è rimasto assai; perciocchè il Signore ha benedetto il suo popolo; e quello ch’è avanzato, è questa grande abbondanza.

11 Ed Ezechia comandò che mettessero in ordine i cellieri e i granai nella Casa del Signore; ed essi li misero in ordine; 12 e vi portarono dentro fedelmente le offerte, e le decime, e le cose consacrate; e Conania Levita ebbe la soprantendenza di queste cose; e Simi, suo fratello, fu il secondo. 13 E Iehiel, ed Azazia, e Nahat, ed Asael, e Ierimot, e Iozabad, ed Eliel, ed Ismachia, e Mahat e Benaia, erano commessari sotto Conania, e sotto Simi, suo fratello, per ordine del re Ezechia, e di Azaria, conduttore della Casa di Dio. 14 E Core, figliuolo d’Imma, Levita, portinaio verso Oriente, avea la cura delle cose volontariamente offerte a Dio, per fornir le offerte elevate del Signore, e le cose santissime. 15 E sotto lui erano Eden, e Miniamin, e Iesua, e Semaia, ed Amaria, e Secania, nelle città de’ sacerdoti procedenti in lealtà, per fornire a’ lor fratelli piccoli e grandi, secondo i loro spartimenti; 16 cioè, a tutti coloro ch’entravano nella Casa del Signore, secondo il lor ministerio, per le lor mute, conforme a’ loro spartimenti, la lor porzione giorno per giorno; oltre a’ maschi d’infra loro, che furono annoverati per genealogie, dall’età di tre anni in su. 17 Or la descrizione de’ sacerdoti e de’ Leviti, per le lor genealogie, distinti per le lor famiglie paterne, fu fatta dall’età di vent’anni in su, per li loro ufficii, secondo i loro spartimenti. 18 La detta porzione fu eziandio data a tutta la moltitudine di tutte le lor famiglie, mogli, figliuoli e figliuole, descritti per genealogie perciocchè in su la fede di coloro essi si consacravano alle cose sante. 19 Parimente, quant’è a’ sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, che stavano ne’ campi de’ contadi delle lor città, in ciascuna città v’erano degli uomini deputati per nome, per dar le porzioni a tutti i maschi d’infra i sacerdoti; ed in somma a chiunque d’infra i Leviti era annoverato per le lor genealogie. 20 Così fece Ezechia per tutto Giuda; e fece ciò che è buono, e diritto, e leale davanti al Signore Iddio suo. 21 E si adoperò con tutto il cuor suo in tutta l’opera ch’egli imprese per lo servigio della Casa di Dio, e nella Legge, e nei comandamenti, ricercando l’Iddio suo; e prosperò.

32:1 DOPO queste cose, e questa fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne, ed entrò in Giuda, e pose campo sopra le città forti, e deliberò di sforzarle, per ridurle sotto la sua ubbidienza. 2 Ed Ezechia, veduto che Sennacherib era venuto, e ch’egli volgeva la faccia contro a Gerusalemme, per combatterla; 3 si consigliò co’ suoi principali ufficiali, e co’ suoi uomini di valore, di turar le acque delle fonti ch’erano fuor della città; ed essi gli prestarono aiuto. 4 Ed un gran popolo si adunò, e turarono tutte le fonti, e il torrente che si spande per mezzo la contrada, dicendo: Perchè i re degli Assiri, venendo, troverebbero essi copia d’acque? 5 Egli prese eziandio animo di ristorar tutte le mura rotte, e le alzò fino alle torri; e di fuori edificò un altro muro. Egli fortificò ancora Millo, nella Città di Davide; e fece far dardi e scudi in gran quantità. 6 Ed ordinò capitani di guerra sopra il popolo, e li adunò appresso di sè nella piazza della porta della città, e li confortò, dicendo: 7 Prendete animo, e fortificatevi; non temiate, e non vi spaventate per lo re degli Assiri, nè per tutta la moltitudine che è con lui; perciocchè con noi v’è uno maggiore che con lui. 8 Con lui è il braccio della carne; ma con noi è il Signore Iddio nostro, per aiutarci, e per combatter le nostre battaglie. E il popolo si rassicurò in su le parole di Ezechia, re di Giuda.

9 Dopo questo, Sennacherib, re degli Assiri, essendo sopra Lachis con tutte le forze del suo imperio, mandò i suoi servitori in Gerusalemme ad Ezechia, re di Giuda, ed a tutti i Giudei ch’erano in Gerusalemme per dir loro: 10 Così ha detto Sennacherib, re degli Assiri: In che vi confidate voi, per dimorare in Gerusalemme nell’assedio? 11 Ezechia non vi seduce egli, per ridurvi a morir di fame e di sete, dicendo: Il Signore Iddio nostro ci salverà dalla mano del re degli Assiri? 12 Non ha esso Ezechia tolti via gli alti luoghi, e gli altari di esso Signore, e detto a Giuda e a Gerusalemme: Adorate solo davanti ad un Altare, e fate sopra esso ardere i vostri sacrificii? 13 Non sapete voi quello che io ed i miei padri abbiam fatto a tutti i popoli de’ paesi? gl’iddii delle genti dei paesi hanno eglino giammai potuto salvare il lor paese dalla mia mano? 14 Quale, d’infra tutti gl’iddii di quelle genti che i miei padri hanno distrutte, ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, che l’Iddio vostro ve ne possa salvare? 15 Ora dunque Ezechia non v’inganni, e non vi seduca in questa maniera; e voi non gli prestate fede; perciocchè poichè alcun dio d’alcuna gente, o regno, non ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, nè dalla mano de’ miei padri, quanto meno vi salverà l’Iddio vostro dalla mia mano? 16 Ed i servitori di esso dissero ancora molte altre cose contro al Signore Iddio, e contro ad Ezechia, suo servitore. 17 Sennacherib scrisse oltre a ciò lettere, per ischernire il Signore Iddio di Israele, e per parlar contro a lui in questa maniera: Siccome gl’iddii delle genti de’ paesi non hanno salvati i lor popoli dalla mia mano, così anche l’Iddio di Ezechia non salverà il suo. 18 Quei servitori gridarono ancora ad alta voce, in lingua giudaica, al popolo di Gerusalemme, ch’era in su le mura, per ispaventarlo, e per conturbarlo; per prendere in questa maniera la città. 19 E parlarono dell’Iddio di Gerusalemme, come degl’iddii de’ popoli della terra, che sono opera di mani d’uomini. 20 Allora il re Ezechia, e il profeta Isaia, figliuolo d’Amos, fecero orazione per queste cose, e gridarono verso il cielo. 21 E il Signore mandò un Angelo, il quale distrusse ogni valente uomo, ed ogni capo e capitano ch’era nel campo del re degli Assiri; laonde egli se ne ritornò svergognato al suo paese. Ed essendo entrato nella casa de’ suoi dii, di quelli che erano usciti delle sue interiora, l’uccisero quivi con la spada. 22 Così il Signore salvò Ezechia, e gli abitanti di Gerusalemme, dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano d’ogni altro; e li sollevò d’ogn’intorno. 23 E molti portavano offerte al Signore in Gerusalemme, e cose preziose ad Ezechia, re di Giuda. E dopo queste cose, egli fu innalzato appresso tutte le nazioni.

24 IN que’ giorni, Ezechia infermò fino alla morte; ma egli fece orazione al Signore; ed esso gli parlò, e gli diede un segno. 25 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; perciocchè il suo cuore s’innalzò; laonde vi fu indegnazione contro a lui, contro a Giuda, e contro a Gerusalemme. 26 Ma pure Ezechia, con gli abitanti di Gerusalemme, si umiliò di ciò che il suo cuore si era innalzato; e per ciò l’indegnazione del Signore non venne sopra loro al tempo d’Ezechia. 27 Ezechia dunque ebbe grandissime ricchezze e gloria; e si fece de’ tesori d’argento, e d’oro, e di pietre preziose, e d’aromati, e di scudi, e d’ogni sorta di cari arredi. 28 Fece ancora de’ magazzini per l’entrata del grano, e del vino, e dell’olio; e delle stalle, per ogni sorta di grosso bestiame; e delle mandre presso di quelle. 29 Si fece eziandio delle città; ed acquistò molto bestiame, minuto e grosso; perciocchè Iddio gli avea date grandissime ricchezze. 30 Ezechia fu eziandio quello che turò la fonte alta delle acque di Ghihon, e condusse quell’acqua per diritto sotto terra, dall’Occidente alla città di Davide. Ed Ezechia prosperò in tutte le sue opere. 31 E in questo stato, essendo lui con gli ambasciatori de’ principi di Babilonia, i quali aveano mandato a lui per informarsi del miracolo ch’era avvenuto in terra, Iddio lo lasciò, per far prova di lui, per conoscer tutto ciò ch’egli avea nel cuor suo. 32 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Ezechia, e le sue pie opere; ecco, queste cose sono scritte nella visione del profeta Isaia, figliuolo di Amos, e nel libro dei re di Giuda, e d’Israele. 33 Poi Ezechia giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nel più alto delle sepolture de’ figliuoli di Davide. E tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, gli fecero onore alla sua morte. E Manasse, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

33:1 MANASSE era d’età di dodici anni, quando cominciò a regnare; e regnò cinquantacinque anni in Gerusalemme. 2 E fece ciò che dispiace al Signore, secondo le abbominazioni delle genti, le quali il Signore avea scacciate d’innanzi a’ figliuoli d’Israele. 3 E tornò ad edificare gli alti luoghi, i quali Ezechia, suo padre, avea disfatti; e rizzò degli altari a’ Baali, e fece de’ boschi, e adorò tutto l’esercito del cielo, e gli servì. 4 Edificò ancora degli altari nella Casa del Signore, della quale il Signore avea detto: Il mio Nome sarà in Gerusalemme in perpetuo. 5 Ed edificò quegli altari a tutto l’esercito del cielo, ne’ due cortili della Casa del Signore. 6 Egli fece eziandio passare i suoi figliuoli per lo fuoco, nella valle del figliuolo di Hinnom; ed usò pronostichi, ed augurii, ed incantesimi; e ordinò uno spirito di Pitone, e degl’indovini. Egli fece fino al sommo ciò che dispiace al Signore, per dispettarlo. 7 Egli pose eziandio la scultura del simulacro ch’egli avea fatto, nella Casa di Dio, della quale Iddio avea detto a Davide, ed a Salamone, suo figliuolo: Io metterò il mio Nome in perpetuo in questa Casa, ed in Gerusalemme, che io ho eletta d’infra tutte le tribù d’Israele. 8 E non farò più muovere il piè d’Israele d’in su la terra, la quale io ho stabilita a’ vostri padri; pur solamente ch’essi prendano guardia di far tutto quello che io ho loro comandato, secondo tutta la Legge, e gli statuti, e le ordinazioni date per Mosè. 9 Manasse adunque sviò Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, per far male, più che le genti che il Signore avea distrutte d’innanzi a’ figliuoli d’Israele. 10 E il Signore parlò a Manasse, ed al suo popolo; ma essi non porsero l’orecchio.

11 Laonde il Signore fece venire contro a loro i capi dell’esercito del re degli Assiri; i quali presero Manasse in certi greppi, e lo legarono con due catene di rame, e lo menarono in Babilonia. 12 E quando egli fu in distretta, supplicò al Signore Iddio suo, e si umiliò grandemente davanti all’Iddio de’ suoi padri. 13 Ed avendogli fatta orazione, egli fu placato inverso lui, ed esaudì la sua supplicazione, e lo ricondusse in Gerusalemme al suo regno. E Manasse conobbe che il Signore è Dio. 14 E dopo queste cose, Manasse edificò il muro di fuori della Città di Davide, dall’Occidente verso Ghihon, nella valle, fino alla porta de’ pesci, e d’ogn’intorno fino ad Ofel; ed alzò grandemente quel muro; e mise de’ capitani di guerra per tutte le città forti di Giuda; 15 e tolse via dalla Casa del Signore gl’iddii degli stranieri, e il simulacro, e tutti gli altari ch’egli avea edificati nel monte della Casa di Dio ed in Gerusalemme; e li gittò fuori della città. 16 Poi rifece l’Altare del Signore, e sacrificò sopra esso sacrificii da render grazie, e di laude; e comandò a Giuda di servire al Signore Iddio d’Israele. 17 Nondimeno il popolo sacrificava ancora negli alti luoghi; ma pure al Signore Iddio suo. 18 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Manasse, e l’orazione ch’egli fece all’Iddio suo, e le parole de’ veggenti, che gli parlarono a nome del Signore Iddio d’Israele; ecco, queste cose sono scritte nel libro dei re d’Israele. 19 E quant’è alla sua orazione, e come Iddio fu placato inverso lui, e tutto il suo peccato, e il suo misfatto, e i luoghi ne’ quali egli edificò degli alti luoghi, e rizzò boschi e sculture, avanti che si fosse umiliato; ecco, queste cose sono scritte nel libro di Hozai. 20 E Manasse giacque co’ suoi padri, e fu seppellito in casa sua. Ed Amon, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

21 AMON era d’età di ventidue anni, quando cominciò a regnare; e regnò due anni in Gerusalemme. 22 E fece ciò che dispiace al Signore, come Manasse, suo padre, avea fatto; e sacrificò, e servì a tutte le sculture, che Manasse, suo padre, avea fatte. 23 Ma egli non si umiliò davanti al Signore, come Manasse, suo padre, si era umiliato; anzi esso Amon accrebbe vie più le colpe. 24 Or i suoi servitori fecero una congiura contro a lui, e l’uccisero in casa sua. 25 E il popolo del paese percosse tutti quelli che aveano fatta congiura contro al re Amon; e costituì re, in luogo di esso, Giosia, suo figliuolo.

34:1 GIOSIA era di età di otto anni, quando cominciò a regnare; e regnò trentun’anno in Gerusalemme. 2 E fece ciò che piace al Signore, e camminò nelle vie di Davide, suo padre, e non se ne rivolse, nè a destra, nè a sinistra. 3 E l’anno ottavo del suo regno, essendo egli ancora giovanetto, cominciò a ricercar l’Iddio di Davide, suo padre; e l’anno duodecimo cominciò a nettar Giuda e Gerusalemme degli alti luoghi, e de’ boschi, e delle sculture, e delle statue di getto. 4 E in presenza sua furono disfatti gli altari de’ Baali; ed egli troncò i simulacri ch’erano al disopra di essi; e spezzò, e tritò i boschi e le sculture, e le statue di getto, e ne sparse la polvere sopra le sepolture di coloro che aveano loro sacrificato. 5 Ed arse le ossa de’ sacerdoti sopra gli altari loro; e nettò Gerusalemme e Giuda. 6 Egli fece lo stesso ancora nelle città di Manasse, e di Efraim, e di Simeone, e fino in Neftali, ne’ lor luoghi desolati d’ogn’intorno. 7 E disfece gli altari, e spezzò i boschi e le sculture, fino a stritolarle; e troncò tutti i simulacri in tutto il paese d’Israele; poi se ne ritornò in Gerusalemme.

8 E l’anno diciottesimo del suo regno, dopo aver nettato il paese e la Casa, mandò Safan, figliuolo di Asalia; e Maaseia, capitano della città; e Ioa, figliuolo di Ioachaz, segretario, per far ristorar la Casa del Signore Iddio suo. 9 Essi adunque vennero ad Hilchia, sommo sacerdote, e furono loro dati i danari, che erano stati portati nella Casa di Dio; i quali i Leviti, guardiani delle soglie, aveano raccolti da Manasse, e da Efraim, e da tutto il rimanente d’Israele, e da tutto Giuda, e Beniamino; e poi erano ritornati in Gerusalemme. 10 Ed essi li diedero in mano a coloro che aveano la cura dell’opera, i quali erano costituiti sopra la fabbrica della Casa del Signore; e quelli che aveano la cura dell’opera che si faceva nella Casa del Signore davano que’ danari, per racconciare, e per ristorar la Casa. 11 E li davano a’ fabbri, ed a’ muratori; e per comperar pietre tagliate, e legname per le travature, e per fare i palchi alle case, le quali i re di Giuda aveano guaste. 12 Or quegli uomini si adoperavano fedelmente in quell’opera; e sopra essi erano costituiti Iahat, ed Abdia, Leviti, d’infra i figliuoli di Merari; e d’infra i Chehatiti: Zaccaria e Mesullam, per sollecitar l’opera. Tutti i maestri degli strumenti musicali erano eziandio Leviti; 13 come ancora quelli che comandavano a quelli che portavano i pesi; ed essi aveano la cura di sollecitar tutti quelli che lavoravano all’opera in qualunque servigio; gli scrivani eziandio, ed i commessari, e i portinai, erano Leviti.

14 Ora, mentre traevano fuori i danari, ch’erano stati portati nella Casa del Signore, il sacerdote Hilchia trovò il libro della Legge del Signore, data per Mosè. 15 Ed Hilchia parlò al segretario Safan, e gli disse: Io ho trovato il libro della Legge nella Casa del Signore. Ed Hilchia diede il libro a Safan. 16 E Safan portò quel libro al re. E, dopo che gli ebbe fatta la sua relazione, dicendo: I tuoi servitori fanno tutto quello ch’è loro stato commesso; 17 ed hanno messi insieme i danari che si sono trovati nella Casa del Signore, e li hanno dati in mano a’ commessari, ed a quelli che fanno l’opera; 18 il segretario Safan rapportò ancora, e disse al re, che il sacerdote Hilchia gli avea dato un libro. E Safan vi lesse dentro in presenza del re. 19 E come il re ebbe udite le parole della Legge, stracciò i suoi vestimenti. 20 Poi comandò ad Hilchia, e ad Ahicam, figliuolo di Safan, e ad Abdon, figliuolo di Mica, ed al segretario Safan, e ad Asaia, servitor del re, dicendo: 21 Andate, domandate il Signore per me, e per lo rimanente d’Israele e di Giuda, intorno alle parole di questo libro ch’è stato ritrovato; perciocchè grande è l’ira del Signore, la quale è versata sopra noi; perciocchè i nostri padri non hanno osservata la parola del Signore, per far secondo tutto ciò ch’è scritto in questo libro. 22 Hilchia adunque, e gli uomini del re, andarono dalla profetessa Hulda, moglie di Sallum, figliuolo di Tochat, figliuolo di Hasra, guardiano delle vesti, la quale abitava in Gerusalemme, nel secondo recinto; e parlarono a lei in quella sentenza. 23 Ed ella disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Dite all’uomo che vi ha mandati a me: 24 Così ha detto il Signore: Ecco, io fo venir del male sopra questo luogo, e sopra i suoi abitatori; tutte le maledizioni che sono scritte nel libro, ch’è stato letto in presenza del re di Giuda. 25 Perciocchè essi mi hanno abbandonato, ed hanno fatti profumi ad altri dii, per dispettarmi con tutte le opere delle lor mani; laonde l’ira mia si è versata sopra questo luogo, e non si spegnerà. 26 Ma dite così al re di Giuda, che vi ha mandati per domandare il Signore: Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Quant’è alle parole che tu hai udite; 27 perciocchè il tuo cuore si è ammollito, e tu ti sei umiliato per timor di Dio, quando tu hai inteso ciò ch’egli ha pronunziato contro a questo luogo, e contro a’ suoi abitatori; e ti sei umiliato nel mio cospetto, ed hai stracciati i tuoi vestimenti, ed hai pianto davanti a me; io altresì ti ho esaudito, dice il Signore. 28 Ecco, io ti raccoglierò coi tuoi padri, e sarai raccolto nelle tue sepolture in pace; e gli occhi tuoi non vedranno tutto il male che io fo venire sopra questo luogo, e sopra i suoi abitatori. Ed essi rapportarono la cosa al re.

29 Allora il re mandò a raunar tutti gli Anziani di Giuda e di Gerusalemme. 30 Poi salì nella Casa del Signore, con tutti gli uomini di Giuda, e con gli abitanti di Gerusalemme, insieme co’ sacerdoti, e i Leviti, e con tutto il popolo, dal maggiore al minore. Ed egli lesse, in lor presenza, tutte le parole del libro del Patto, il quale era stato trovato nella Casa del Signore. 31 E il re stette in piè nel luogo suo ordinario, e fece patto nel cospetto del Signore, promettendo di camminare dietro al Signore, e di osservare i suoi comandamenti, e le sue testimonianze, e i suoi statuti, con tutto il cuore, e con tutta l’anima sua; mettendo ad effetto le parole del Patto, scritte in quel libro. 32 E fece promettere il medesimo a tutti quelli che furono ritrovati in Gerusalemme, ed in Beniamino; e gli abitanti di Gerusalemme fecero secondo il Patto di Dio, dell’Iddio dei padri loro. 33 E Giosia tolse via tutte le abbominazioni da tutte le contrade de’ figliuoli d’Israele, e sottopose tutti quelli che si ritrovarono in Israele a servire al Signore Iddio loro. Tutto il tempo della vita di Giosia, essi non si rivolsero indietro dal Signore Iddio de’ lor padri.
35:1 OR Giosia fece la Pasqua al Signore in Gerusalemme; e quella fu scannata nel quartodecimo giorno del primo mese. 2 Ed egli costituì i sacerdoti ne’ loro ufficii; e li confortò al servigio della Casa del Signore. 3 E disse a’ Leviti, che ammaestravano tutto Israele, ed erano consacrati al Signore: Lasciate pur l’Arca santa nella Casa, la quale Salomone, figliuolo di Davide, re d’Israele, ha edificata; voi non avete più a portarla in su le spalle; ora servite al Signore Iddio vostro ed al suo popolo Israele. 4 E disponetevi per le case vostre paterne, secondo i vostri spartimenti, come Davide, re d’Israele, e Salomone, suo figliuolo, hanno ordinato per iscritto. 5 E state nel luogo santo, per ministrare a’ vostri fratelli del popolo, divisi per case paterne; e ad una parte delle case paterne de’ Leviti; 6 e scannate la Pasqua; e dopo esservi santificati, apparecchiatela a’ vostri fratelli; acciocchè la facciano secondo la parola del Signore, data per Mosè. 7 E Giosia presentò al comun popolo, che si trovò quivi, del minuto bestiame, agnelli, e capretti, in numero di trentamila, tutti per la Pasqua; e tremila buoi; i quali erano delle facoltà proprie del re. 8 I suoi principali ufficiali fecero anch’essi liberalmente presenti al popolo, a’ sacerdoti, ed a’ Leviti. Ed Hilchia, e Zaccaria, e Iehiel, conduttori della Casa di Dio, donarono a’ sacerdoti, per la Pasqua, duemila seicento tra agnelli e capretti, e trecento buoi. 9 E Conania, e Semaia, e Natanael, suoi fratelli, ed Hasabia, e Ieiel, e Iozabad, capi de’ Leviti, presentarono a’ Leviti, per la Pasqua, cinquemila tra agnelli e capretti, e cinquecento buoi. 10 Così, essendo il servigio apprestato, i sacerdoti stettero vacando al loro ufficio; ed i Leviti, a’ Loro spartimenti, secondo il comandamento del re. 11 Poi la Pasqua fu scannata; e i sacerdoti ricevendo il sangue dalle mani di coloro che scannavano, lo spandevano; ed i Leviti scorticavano gli animali. 12 E, dandoli al comun popolo, diviso per case paterne, levavano l’olocausto, per offerirlo al Signore, secondo ch’è scritto nel libro di Mosè. Il simigliante facevano ancora dei buoi. 13 E poi cossero la Pasqua al fuoco, secondo ch’è ordinatò; ma cossero le altre vivande consacrate in caldaie, ed in pentole, ed in pignatte; e le mandarono prestamente a tutto il comun popolo. 14 E poi essi apparecchiarono per sè e per li sacerdoti; perciocchè i sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, furono occupati infino alla notte in offerir gli olocausti ed i grassi; perciò, i Leviti apparecchiarono per sè, e per li sacerdoti, figliuoli d’Aaronne. 15 I cantori ancora, figliuoli di Asaf, stavano vacando all’ufficio loro, secondo il comandamento di Davide, e di Asaf, e di Heman, e di Iedutun, veggente del re; e i portinai stavano in ciascuna porta; e non accadde loro rimuoversi dal lor ministerio; perciocchè i Leviti, lor fratelli, apparecchiavano loro. 16 Così tutto il servigio del Signore fu in quel dì ordinato, per far la Pasqua, e per offerir gli olocausti sopra l’Altare del Signore, secondo il comandamento del re Giosia. 17 Ed i figliuoli d’Israele, che si ritrovarono, celebrarono in quel tempo la Pasqua, e la festa degli Azzimi, per sette giorni. 18 E giammai non era stata celebrata in Israele Pasqua simile a questa, dal tempo del profeta Samuele; e niuno dei re d’Israele celebrò giammai Pasqua tale, qual celebrò Giosia, insieme co’ sacerdoti, e co’ Leviti, e con tutto Giuda ed Israele, che si ritrovò, e con gli abitanti di Gerusalemme. 19 Questa Pasqua fu celebrata l’anno diciottesimo del regno di Giosia.

20 DOPO tutte queste cose, quando Giosia ebbe ristabilito l’ordine della Casa del Signore, Neco, re di Egitto, salì per far guerra in Carchemis, in su l’Eufrate; e Giosia gli andò incontro. 21 Ma Neco gli mandò messi, a dirgli: Che vi è egli fra me e te, re di Giuda? io non sono oggi salito contro a te; anzi contro alla casa che mi fa guerra; e Iddio mi ha detto che mi affrettassi; resta d’opporti a Dio, il quale è meco; acciocchè egli non ti distrugga. 22 Ma Giosia non si volle storre dal suo proponimento di andare contro ad esso; anzi si travestì per dargli battaglia; e non attese alle parole di Neco, procedenti dalla bocca di Dio; e venne nella campagna di Meghiddo, per dargli battaglia. 23 E gli arcieri tirarono al re Giosia. E il re disse a’ suoi servitori: Toglietemi di qui; perciocchè io son gravemente ferito. 24 E i suoi servitori lo tolsero d’in sul carro, e lo misero sopra il suo secondo carro, e lo menarono in Gerusalemme; ed egli morì, e fu seppellito nelle sepolture de’ suoi padri. E tutto Giuda e Gerusalemme fecero cordoglio di Giosia. 25 Geremia fece anch’egli de’ lamenti sopra Giosia. E tutti i cantatori e le cantatrici hanno mentovato Giosia ne’ lor lamenti, fino ad oggi; e li hanno dati a cantare ad Israele per istatuto; ed ecco, sono scritti nelle Lamentazioni. 26 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Giosia, e le sue opere pie, secondo quello ch’è scritto nella Legge del Signore, 27 e i suoi fatti primi ed ultimi; ecco, queste cose sono scritte nel libro dei re d’Israele e di Giuda.

36:1 ALLORA il popolo del paese prese Gioachaz, figliuolo di Giosia; e lo costituì re in Gerusalemme, in luogo di suo padre. 2 Gioachaz era d’età di ventitrè anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi in Gerusalemme. 3 E il re di Egitto lo depose in Gerusalemme; ed impose al paese una ammenda di cento talenti d’argento, e d’un talento d’oro. 4 E il re di Egitto costituì re sopra Giuda e Gerusalemme, Eliachim, fratello di Gioachaz, e gli mutò il nome in Gioiachim. Poi Neco prese Gioachaz, fratello di esso, e lo menò in Egitto. 5 Gioiachim era d’età di venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme; e fece ciò che dispiace al Signore Iddio suo. 6 E Nebucadnesar, re di Babilonia, salì contro a lui, e lo legò con due catene di rame, per menarlo in Babilonia. 7 Nebucadnesar ne portò ancora degli arredi della Casa del Signore, in Babilonia, e li pose nel suo tempio in Babilonia. 8 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Gioiachim, e le sue abbominazioni ch’egli commise, e ciò che fu trovato in lui; ecco, queste cose sono scritte nel libro dei re d’Israele e di Giuda; e Gioiachin, suo figliuolo, regnò in luogo suo. 9 Gioiachin era d’età di otto anni, quando cominciò a regnare; e regnò tre mesi e dieci giorni in Gerusalemme; e fece ciò che dispiace al Signore. 10 Laonde, in capo dell’anno, il re Nebucadnesar mandò a farlo menare in Babilonia, insieme co’ più cari arredi della Casa del Signore; e costituì re sopra Giuda e Gerusalemme Sedechia, fratello di esso.

11 SEDECHIA era d’età di ventun’anno, quando cominciò a regnare; e regnò undici anni in Gerusalemme; 12 e fece ciò che dispiace al Signore Iddio suo, e non si umiliò per lo profeta Geremia, che parlava da parte della bocca del Signore. 13 Ed anch’egli si ribellò dal re Nebucadnesar, che l’avea fatto giurare per lo Nome di Dio; e indurò il suo collo, e fermò l’animo suo, per non convertirsi al Signore Iddio d’Israele. 14 Tutti i capi de’ sacerdoti, e il popolo, commisero anch’essi molti e molti misfatti, secondo tutte le abbominazioni delle genti; e contaminarono la Casa del Signore, la quale egli aveva santificata in Gerusalemme. 15 E il Signore Iddio de’ lor padri mandava ogni mattina ad ammonirli per li suoi messi conciossiachè egli risparmiasse il suo popolo e il suo abitacolo; 16 ma essi si beffavano de’ messi di Dio, e sprezzavano le parole di esso, e schernivano i suoi profeti; talchè l’ira del Signore s’infiammò in tal maniera contro al suo popolo, che non vi fu più rimedio alcuno. 17 Ed egli fece salir contro a loro il re de’ Caldei, il quale uccise i lor giovani con la spada, nella casa del lor santuario, e non risparmiò nè giovane, nè vergine, nè vecchio, nè decrepito; egli li diede tutti in mano di quello; 18 ed insieme tutti gli arredi della Casa di Dio, piccoli e grandi; e i tesori della Casa del Signore, e i tesori del re, e de’ suoi principi. Egli fece portar tutto ciò in Babilonia. 19 E i Caldei arsero la Casa di Dio, e disfecero le mura di Gerusalemme, e bruciarono col fuoco tutti i suoi palazzi, e guastarono tutti i suoi più cari arredi. 20 E il re de’ Caldei menò in cattività in Babilonia quelli ch’erano scampati dalla spada; e furono servi a lui ed a’ suoi figliuoli, finchè il regno di Persia ottenne l’imperio; 21 acciocchè la parola del Signore, pronunziata per la bocca di Geremia, si adempiesse; mentre la terra si compiaceva ne’ suoi sabati; tutto il tempo ch’ella restò desolata, ella si riposò, finchè fossero compiuti settant’anni.

22 ORA, nell’anno primo di Ciro, re di Persia acciocchè si adempiesse la parola del Signore, pronunziata per la bocca di Geremia, il Signore eccitò lo spirito di Ciro, re di Persia; ed egli fece andare un bando per tutto il suo regno, eziandio con lettere, dicendo: 23 Così ha detto Ciro, re di Persia: Il Signore Iddio del cielo mi ha dati tutti i regni della terra; egli ancora mi ha imposto di edificargli una Casa in Gerusalemme, che è in Giudea. Chi, d’infra voi è dell’universo suo popolo? il Signore Iddio suo sia con lui, e ritornisene.

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