domenica 7 ottobre 2007

LA TERZA EPISTOLA CATTOLICA DI S. GIOVANNI APOSTOLO.

LA TERZA EPISTOLA CATTOLICA DI S. GIOVANNI APOSTOLO.


1:1 L’ANZIANO al diletto Gaio, il quale io amo in verità. 2 Diletto, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e stii sano, siccome l’anima tua prospera.

3 Perciocchè io mi son grandemente rallegrato, quando son venuti i fratelli, ed hanno reso testimonianza della tua verità, secondo che tu cammini in verità. 4 Io non ho maggiore allegrezza di questa, d’intendere che i miei figliuoli camminano in verità. 5 Diletto, tu fai da vero fedele, in ciò che tu operi inverso i fratelli, e inverso i forestieri. 6 I quali hanno reso testimonianza della tua carità nel cospetto della chiesa; i quali farai bene d’accomiatar degnamente, secondo Iddio. 7 Poichè si sono dipartiti da’ Gentili per lo suo nome, senza prender nulla; 8 noi adunque dobbiamo accoglier que’ tali, acciocchè siamo aiutatori alla verità.

9 IO ho scritto alla chiesa; ma Diotrefe, il qual procaccia il primato fra loro, non ci riceve. 10 Perciò, se io vengo, ricorderò le opere ch’egli fa, cianciando di noi con malvage parole; e, non contento di questo, non solo egli non riceve i fratelli, ma ancora impedisce coloro che li vogliono ricevere, e li caccia fuor della chiesa. 11 Diletto, non imitare il male, ma il bene; chi fa bene è da Dio; ma chi fa male non ha veduto Iddio.

12 A Demetrio è resa testimonianza da tutti, e dalla verità stessa; ed ancora noi ne testimoniamo, e voi sapete che la nostra testimonianza è vera. 13 Io avea molte cose da scrivere, ma non voglio scrivertele con inchiostro, e con penna. 14 Ma spero di vederti tosto, ed allora ci parleremo a bocca. (1-15) Pace sia teco. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.

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